Sanità

Emergenza rifiuti, Catania liberata entro sabato, già partita la rivoluzione

Ieri importantissima riunione tra la Siculiana (la discarica di Lentini che ospita i rifiuti di Catania) e la Regione (presenti anche il Comune, l’Arpa Sicilia) per riorganizzare gli spazi che si hanno all’interno della stessa.

Liberate 150 tonnellate di rifiuti in discarica

fabio-cantarella

L’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Fabio Cantarella, ci spiega quali decisioni sono state prese. “Sono state e saranno liberate 150 tonnellate quotidiane di rifiuti che entro sabato dovrebbe permetterci di azzerare (e quindi rimuovere) tutti i rifiuti presenti attualmente in città; nell’ordinario questa riorganizzazione dovrebbe anche consentirci di non farci cadere più in questa emergenza.

Dal 1° novembre nuovo appalto rifiuti

Intanto giorno 1° novembre è scattato il nuovo appalto rifiuti, abbiamo aggiudicato due terzi della gara settennale per il lotto Nord e il lotto Sud e questo ci consente di avviare raccolta porta a porta nei territori di frontiera (dove ci sono rifiuti abbandonati anche da chi proviene da altre città). Siamo già partiti da San Giovanni Galermo e San Giorgio con la raccolta differenziata totale (GUARDA IL CALENDARIO DELLA RACCOLTA) e l’eliminazione di tutti i cassonetti e presto faremo gli altri lotti di queste due aree. Al centro è rimasta la Dusty (temporaneamente) e si fa già una parte di raccolta differenziata. Manca il quartiere di Picanello e speriamo di aggiudicare la gara entro un mese/un mese e mezzo”.

Obiettivo, eliminare i cassonetti da tutta la città

Dunque l’obiettivo è quello di eliminare i cassonetti da tutta la città. Restano però delle problematiche di non facile soluzione. Come faranno: la vecchietta, il disabile, il lavoratore con orari non conciliabili con la raccolta, la famiglia che va in villeggiatura in estate, il gestore di casa vacanza che ha anche ospiti per un solo giorno, ad effettuare la raccolta differenziata e conferirla negli orari decisi dall’Amministrazione?

La rivoluzione già attuata in alcuni comuni del Nord e all’estero, i cassonetti di vicinato

In altri comuni d’Italia (per non scomodarci con l’estero) si utilizzando i “cassonetti di vicinato” chiusi e fruibili solo dai cittadini che vivono in una determinata strada (attraverso chiave, tessera magnetica o altre soluzioni più o meno tecnologiche). Tutte le persone sopra menzionate potrebbero, direttamente o tramite terzi, fare la differenziata e lasciarla nel cassonetto quando possibile (quindi in qualsiasi orario) senza sporcare e danneggiare la comunità, appunto perché cassonetti chiusi a chiave ed utilizzabili esclusivamente da loro.

Questa sarebbe una vera rivoluzione e farebbe schizzare in alto i livelli di differenziata a Catania. Gli oppositori diranno: gli incivili lasceranno i rifiuti per terra intorno ai cassonetti. Purtroppo anche senza cassonetti la gente individuerà (come già avviene oggi nel centro storico, solo per fare un esempio) arbitrariamente degli angoli dove lasciare rifiuti.

E allora, perché non utilizzare tutti i beneficiari del Reddito di cittadinanza per piantonare questi cassonetti di vicinato? E comunque, se la gente ha la comodità di buttare rifiuti differenziati a qualsiasi orario, il fenomeno dei rifiuti attorno ai cassonetti e agli angoli delle strade si ridurrebbe considerevolmente.

Catania, prima fase di educazione, poi si potranno sperimentare nuove soluzioni

“Ai grandi condomini – ribatte l’assessore Cantarella – verranno dati dei bidoni più grandi in cui conferire i rifiuti. Bidoni che verranno svuotati giornalmente da chi fa la raccolta differenziata in città”. Ma la vecchietta, il disabile e “compagnia bella” di cui abbiamo detto pocanzi non vivono necessariamente in un grande condominio…

Su questo comunque l’assessore si dice possibilista: “Purtroppo con questo sistema avremmo bisogno di controlli di polizia ambientale non facili da esperire, senza contare i cassonetti che potrebbero essere dati al fuoco. In questa prima fase dobbiamo soprattutto educare e avviare un percorso, ma in una seconda fase un sistema del genere potrebbe essere preso in considerazione aprendo un po’ le maglie”.

Dario Raffaele