Slitte dopo il vertice informale dei leader a Praga il piano d’azione della Commissione Ue sull’energia. Originariamente la presentazione del piano era prevista per la giornata di domani, martedì 4 ottobre, in occasione della riunione del collegio dei commissari europei.
“Il punto non è in agenda. Venerdì il dossier sarà al centro del Consiglio informale europeo, dopo il quale procedere rapidamente per continuare il nostro lavoro sui prezzi dell’energia”, sottolinea Dana Spinant, portavoce della Commissione Ue.
“Ascolteremo i Paesi membri e agiremo nella maniera e nei tempi appropriati”, ha aggiunto un altro portavoce Ue, Tim McPhie.
Arianna Podestà, altro portavoce della Commissione Ue, afferma che esiste un costante “contatto” con le autorità tedesche per quanto riguarda il piano previsto da Berlino – tra le voci più dissonanti del Vecchio Continente – per calmierare i prezzi del gas.
“È compito dello Stato membro valutare se una misura costituisca o meno un aiuto di Stato e notificarlo alla Commissione. Una volta arrivata la notifica valutiamo, verificando la sua compatibilità con il mercato unico“, ha ricordato.
Nei giorni passati il tema del price cap era stato ampiamente discusso a Bruxelles. Tuttavia, sono ancora molte le divergenze tra i vari Paesi dell’Unione.
Un mese il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a margine del Consiglio Ue Energia, si era comunque detto “abbastanza positivo” sul risultato allora ottenuto, con “15 Paesi che si sono pronunciati chiaramente a favore” del tetto al prezzo.