Consumo

Energia, in Sicilia la “stretta” sui riscaldamenti: così si risparmierà sulla bolletta

La stagione autunnale ha fatto il suo ingresso da qualche settimana e anche in Sicilia, a breve, scatteranno le nuove limitazioni sull’accensione dei riscaldamenti.

Il ministro della Transizione Ecologia, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che impone le misure di risparmio all’utilizzo degli impianti termici alimentati con il gas naturale e la riduzione di un grado delle temperature negli ambienti al chiuso.

Riscaldamenti, le nuove regole

Com’è noto, i tempi saranno accorciati di un’ora al giorno, la data di accensione sarà posticipata di 8 giorni e quella di spegnimento verrà anticipata di 7 giorni.

Per le attività industriali e artigianali i riscaldamenti verranno abbassati da 18 a 17 gradi, mentre per altri ambienti la riduzione si fermerà a 19 gradi. Lo stesso decreto indica anche quali saranno i tempi di accensione che interessano le 6 fasce climatiche nelle quali è suddivisa l’Italia in base al clima medio di ogni Comune.

Riscaldamenti, le fasce climatiche della Sicilia

La Sicilia non fa eccezione, con le città dell’Isola collocate in fasce diverse a seconda delle temperature giornaliere che vengono prese in esame. L’accensione e lo spegnimento dei riscaldamenti nel territorio siciliano, infatti, non sarà uniforme per tutte le località.

Quando verranno accesi i riscaldamenti in Sicilia

Tra i primi cittadini ad accendere i caloriferi – il prossimo 22 ottobre – saranno i residenti di Floresta, in provincia di Messina, unico centro abitato dell’Isola inserito in fascia F (come, per esempio, diversi Comuni del Piemonte, del Trentino Alto-Adige e della Valle d’Aosta).

Accensione “anticipata” al 22 ottobre con 13 ore giornaliere anche per Enna e Troina, così come per Prizzi, San Mauro Castelverde, Petralia Soprana e Petralia Sottana in provincia di Palermo, tutte inserite in fascia D.

Stessa situazione anche per Caltanissetta e provincia (Mazzarino, San Cataldo e Sutera), così come per parte del Messinese (Motta Camastra, Moio Alcantara e Novara di Sicilia).

Secondo il decreto e la classificazione delle fasce climatiche, i termosifoni verranno accesi successivamente nei Comuni ricadenti nelle fasce C (Ragusa, 9 ore al giorno dal 22 novembre), B (Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani, 7 ore al giorno dall’8 dicembre) e A (Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle dall’8 dicembre).

Energia, il risparmio in bolletta

Secondo le stime di Enea, con queste misure potranno essere risparmiati 2,7 miliardi di metri cubi di gas (1,65 miliardi dalla diminuzione di 1 grado e 550 milioni dalla riduzione di un’ora giornaliera).

La riduzione dei consumi si ripercuoterà positivamente sulle tasche dei cittadini e potrà essere essere incentivata anche attraverso ulteriori accorgimenti che porteranno a una riduzione dei consumi.

Sempre secondo l’Enea, in questo modo potrebbe concretizzarsi un contenimento dei costi pari a 178 euro circa per famiglia e, in caso di comportamenti ancor più virtuosi, fino a 240 euro all’anno.