ENNA – Il Consiglio comunale ha approvato, seppur con un ritardo non da poco, il Rendiconto di gestione 2018. Durante la presentazione dei dati della delibera da parte dell’assessore comunale al Bilancio Giuseppina Maria Marazzotta, è stato messo in evidenza che anche per lo scorso anno l’Ente non è da considerarsi strutturalmente deficitario e soggetto ai controlli di cui all’art. 243 del Tuel. L’avanzo di amministrazione rilevato è pari a 21.395.863,56 euro.
Tuttavia l’adozione dei principi statuiti dal Dlgs. 118/2011, ha imposto una nuova veste alla composizione dell’avanzo di amministrazione imponendo, oltre che ai vincoli previsti per legge, anche l’accantonamento dei fondi correttivi delle entrate e dei fondi prudenziali, quali ad esempio il fondo accantonamento contenzioso per il pagamento di potenziali oneri derivanti da sentenze che nel caso specifico ammonta a euro 4.998.933,41. Di conseguenza, come sottolineato dall’Amministrazione, la parte disponibile del risultato di amministrazione è di euro 1.496.234,88.
Nel corso del 2018 l’Ente ha provveduto al riconoscimento e al finanziamento di debiti fuori bilancio per euro 246.411,95 e detti atti sono stati trasmessi alla competente Procura della sezione regionale della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 23 Legge 289/2002. Viene contestualmente confermato il rispetto dei tempi medi di pagamenti, con il relativo indicatore annuo che anche per il 2018 ha chiuso con un valore negativo, segno del rispetto delle scadenze di legge. I fornitori, come certificato dagli uffici, sono stati quindi pagati in anticipo rispetto alle scadenze e l’indicatore sulla tempestività dei pagamenti è pari a 11,80 giorni.
L’organo di revisione, con riferimento all’analisi di particolari entrate in termini di efficienza nella fase di accertamento e riscossione, ha rilevato che non sono stati conseguiti i risultati attesi. In particolare in riferimento alla Tarsu-Tia-Tari, le entrate accertate nell’anno 2018 sono diminuite di euro 666.335,73 rispetto a quelle dell’esercizio 2017. Per i proventi dei beni dell’Ente tra cui fitti attivi e canoni patrimoniali le entrate accertate nell’anno 2018 sono diminuite di euro 8.733,59. Dato positivo, invece, per l’Imu e la Tasi le cui entrate accertate nell’anno 2018 sono aumentate di euro 198.184 e 89.946 euro rispetto a quelle dell’ anno precedente.
La delibera approvata è stata resa immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art.12 della Legge regionale del 3 dicembre 1991, n.44, stante l’urgenza di provvedere alla predisposizione degli atti amministrativi conseguenziali.