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Enna, collaborazione fra istituzioni per fermare le morti in strada

ENNA – Voglia di sballarsi, alcol, droghe: un mix potenzialmente fatale quando ci si mette alla guida. I numeri parlano chiaro: sono troppi i morti e i feriti sulle strade, soprattutto giovani guidatori coinvolti in incidenti che sovente strappano la vita anche a vittime innocenti. Ed è proprio la riduzione del numero degli incidenti stradali, principale causa di morte sotto i quarant’anni, uno dei traguardi che l’Unione europea, il ministero della Salute e la Polizia di Stato vogliono raggiungere.

L’attività di prevenzione delle cosiddette stragi del sabato sera attraverso i controlli salivari per verificare la presenza delle droghe rappresenta una delle tante attività peculiari della Polizia di Stato. Già da tempo, infatti, il Servizio Polizia stradale e la Direzione centrale di Sanità della Polizia di Stato hanno messo a punto metodiche analitiche e sperimentazione di protocolli operativi efficaci a contrastare la guida in stato di alterazione dopo aver assunto sostanze stupefacenti, attraverso l’analisi di campioni di saliva prelevati direttamente su strada e analizzati per tutta l’Italia dal Laboratorio di Tossicologia forense della Polizia di Stato di Roma.

Così il questore di Enna Corrado Basile, il dirigente del Compartimento Polizia stradale per la Sicilia orientale Nicola Spampinato e il direttore generale dell’Asp di Enna Francesco Iudica, hanno stipulato e firmato un protocollo d’intesa, ampiamente condiviso dal Servizio di Polizia stradale e dalla Direzione centrale di Sanità del ministero dell’Interno per la “Guida sicura, prevenzione e contrasto all’uso di droghe”. Promotori del progetto, il Medico superiore della Polizia di Stato della Questura Letizia Galtieri e il dirigente della Polizia stradale Giovanni Martino, grazie a un lavoro di sinergia con il Laboratorio di Sanità pubblica dell’Asp di Enna, condiviso a livello ministeriale.

Attraverso controlli su strada, i medici e gli infermieri della Polizia di Stato delle Questure, a supporto degli operatori di Polizia stradale, sottopongono i conducenti a un rapido test salivare (detto screening di primo livello) da cui emerge o meno la presenza di sostanze stupefacenti. In caso di positività i sanitari procedono a una visita medica finalizzata alla verifica dell’alterazione dello stato psico-fisico del conducente e al prelievo di un secondo duplice campione salivare da inviare, in catena di custodia, al Laboratorio di Sanità pubblica dell’Asp di Enna, per la conferma della presenza delle droghe attraverso strumentazioni all’avanguardia ed analisi specifiche di “secondo livello”. Fino all’esito dell’analisi (non oltre i dieci giorni) viene inibita la guida del veicolo e in caso di conferma della positività si procede alla contestazione dell’articolo 187 del Codice della Strada.

Altro, fondamentale, tassello nel contrasto agli incidenti stradali è la sensibilizzazione dei giovani sulla tematica della guida sicura, della prevenzione degli incidenti, attraverso incontri di educazione stradale organizzati dall’Asp e finalizzati alla conoscenza degli effetti di alcol e droghe sulla guida e al rispetto delle norme del Codice della strada.

Partire dai più giovani, insomma, per evitare tragedie che possono spezzare intere famiglie.