Cronaca

Enna, sequestro beni da 4 milioni ad un imprenditore

La Direzione Investigativa Antimafia ha confisca in via definitiva beni per un valore di 4 milioni di euro nei confronti di un imprenditore dell’Ennese, gravato da precedenti penali che nel loro complesso ne caratterizzano l’elevata pericolosità sociale.

Le indagini della DIA

Questa confisca scaturisce dalle risultanze di un’attività di indagine avviata dalla stessa DIA nel 2010 da cui è emersa la sproporzione tra l’elevato tenore di vita e il consistente patrimonio immobiliare posseduto dall’imprenditore rispetto agli esigui redditi fiscalmente dichiarati.

Le risultanze probatorie scaturite dalle attività di indagine sono risultate determinanti per accertare le condotte illecite poste in essere con riferimento al reato di usura facendo inoltre emergere la fitta rete di complicità di cui godeva nell’ambito della criminalità ennese.

Per tali fatti nel 2017 veniva condannato in primo grado, sentenza divenuta definitiva nel 2022 a seguito di pronuncia della Corte di Cassazione.

Il provvedimento

Da quanto si apprende, il provvedimento riguarda l’intero capitale sociale e rilevanti quote di partecipazioni in diverse società, tra cui un rinomato bar ristorante situato all’interno del centro commerciale “outlet” di Agira, imprese operanti nei settori dell’estrazione di inerti, della produzione di calcestruzzo, della costruzione di edifici residenziali, del commercio di apparecchiature telefoniche, della gestione di sale giochi e della ristorazione, una lussuosa villa con piscina a Nissoria e diversi terreni nell’area commerciale di Catania.