Enna

Enna, un ponte con la Lituania per nuove idee di sviluppo

ENNA – Un vertice istituzionale finalizzato a programmare nuove strategie di crescita dal punto di vista turistico, culturale e commerciale, quello che si è svolto nei giorni scorsi in Municipio tra il sindaco Maurizio Dipietro e il console della Repubblica di Lituania per la Regione siciliana, Alessandro Palmigiano, in visita ufficiale in città.

“Durante la visita – ha detto il sindaco ennese – abbiamo discusso di iniziative, progetti e collaborazione per l’anno 2021, con la prospettiva di realizzare partnership che porteranno benefici sul versante socio-culturale ma anche economico-commerciale, sia alla Sicilia che alla Lituania, tutto ciò nell’ottica della promozione del nostro territorio e delle sue bellezze naturali e monumentali che è, da sempre, uno dei caratteri distintivi della mia Amministrazione”.

Il Comune, insomma, guarda al futuro e alla possibilità di spingere nuovamente sulla crescita del comparto turistico una volta che la pandemia potrà finalmente dirsi sconfitta. L’andamento della campagna vaccinale e l’ampliamento delle categorie cui è possibile somministrare il siero è certamente una buona notizia per chi aspetta da mesi una ripartenza, ma le istituzioni devono ovviamente farsi trovare pronte per facilitare la movimentazione dei flussi, appena essi potranno nuovamente essere attivi.

In questo senso, lo studio di iniziative che possano coinvolgere il territorio ennese e la Lituania è senza dubbio un segnale positivo. Lo Stato dell’area baltica, infatti, rappresenta un protagonista emergente della vita economica europea e negli ultimi anni ha vissuto una crescita esponenziale sotto diversi punti di vista, tanto da fargli guadagnare il soprannome di “Tigre del Baltico”. Intercettare dunque i visitatori di questo Paese emergente può essere fondamentale per rivitalizzare un’economia locale devastata dalle conseguenze del Covid-19.

Il territorio ennese, d’altronde, ha tanto da offrire – basti pensare ai riti della Settimana Santa o alle bellezze naturalistiche della zona – ma serve una cabina di regia che possa unire tutte le forze produttrici locali per indirizzare al meglio energie che altrimenti, divise, andrebbero perdute. Il riscatto del territorio, insomma, è già iniziato.