Enna

Enna, al lavoro per recuperare i tesori della Biblioteca comunale

ENNA – L’Amministrazione comunale del capoluogo in campo per tutelare la cultura locale e la lettura. Procede, infatti, il processo salvaguardia dei volumi contenuti all’interno della Biblioteca comunale e a fare un punto della situazione è stato, nei giorni scorsi, l’assessore comunale al ramo, Rosalinda Campanile.

“Ho fatto visita – ha detto la rappresentante della Giunta guidata dal sindaco Maurizio Dipietro – ai restauratori che sono a lavoro, all’interno della nostra Biblioteca comunale, nella loro opera di messa in sicurezza di circa 1.600 libri, parte del fondo antico della struttura. Li ho trovati in camice bianco a prendersi cura di una parte del nostro patrimonio librario, di cui una cospicua parte rappresentata da incunaboli”.

A essere impegnati in questa attività sono i rappresentanti della cooperativa Properart, professionisti presieduti da Maurizio Campo. I restauratori sono Marco Di Bella e Viviana Elisa Nicoletti, che si avvalgono della collaborazione esterna di Claudio De Benedettis e Irene Zanella.

“Il loro progetto – ha ricordato l’assessore – dal titolo ‘Custodire la memoria’ è stato selezionato all’interno del Bilancio partecipato e rappresenta un’iniziativa di cui andare fieri. La Biblioteca è il luogo in cui viene custodita la memoria di una città e a questo luogo bisogna guardare con l’interesse che merita, recuperando fondi di finanziamento per il restauro dell’intero edificio”.

“La curiosità – ha aggiunto – ci ha spinti fino alle stanze in cui è custodito il fondo antico del Duomo, un patrimonio che merita un posto d’onore all’intero della Biblioteca e che, soprattutto, deve essere reso fruibile alla città e agli interessati. Si lavorerà in questa direzione con l’ausilio della Sovrintendenza, che si è già resa disponibile e che ringrazio pubblicamente per la collaborazione propositiva che ho potuto constatare su questo e su altre interessanti progetti”.

“La sinergia tra le istituzioni – ha concluso l’assessore Campanile – è sempre il presupposto indispensabile per realizzare progetti di interesse collettivo. In poco più di due mesi ho avuto la prova che questa città è ricca di risorse umane, dentro e fuori dalle istituzioni, che hanno voglia di adoperarsi in favore della comunità. Una ricchezza che va valorizzata e sfruttata al massimo e che può fare la differenza nel rilancio culturale della nostra piccola fortezza”.