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Enna, Fase 2, Dipietro tira le orecchie ai giovani ennesi

ENNA – La città ha pian piano iniziato a riconquistare la propria normalità. I negozi hanno riaperto, le famiglie sono tornate a riunirsi e i giovani si sono di nuovo incontrati. Ma proprio ai ragazzi il sindaco Maurizio Dipietro ha chiesto più responsabilità nell’affrontare questa Fase 2, in particolare dopo alcuni episodi spiacevoli dello scorso fine settimana (con l’abbandono di bottiglie e altro in alcune zone della città).

“Sono felice – ha detto il primo cittadino – per i tanti imprenditori ennesi che finalmente possono tornare a lavorare, ma anche per chi ha aspettato tanto per poter rivedere parenti e amici. Ma vorrei rivolgermi ai ragazzi: tante volte avete fatto da sprone a questa Amministrazione, ci avete chiesto più attenzione per l’ambiente e quello che è stato trovato al Belvedere non vi fa onore. Vi chiedo responsabilità: il Covid-19 non è finito, quindi bicchieri e bottiglie potrebbero essere veicolo di contagio e poi, lo sappiamo bene, tutta quella plastica non fa bene all’ambiente. Il salotto della nostra città merita più rispetto, così come lo meritano gli operatori ecologici che devono raccogliere i vostri rifiuti”.

“Siamo stati una squadra durante la Fase 1 – ha aggiunto Dipietro – e lo saremo anche nella Fase 2. Se sarà necessario aumentare i cestini, lo faremo. Se dovremo mettere in campo più controlli, a malincuore, faremo anche quello. Abbiamo già avvertito EcoEnna servizi e chiesto di potenziare la pulizia in quelle zone. Ma una squadra ha bisogno dell’impegno di tutti ed è per questo che chiedo di non abbassare la guardia, di essere responsabili, di usare le mascherine e di gettare l’immondizia negli appositi cestini.

“A tutti – ha concluso il sindaco – non soltanto i giovani, chiedo di non assembrarvi. So che dopo tutto questo tempo è bello scambiare due chiacchiere in piazza o quando ci si incontra per strada ma, se saremo bravi ora, ci sarà tempo per recuperare il tempo perduto. Per non tornare indietro abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte”.