Enna

Toghe onorarie, protesta davanti al Tribunale

ENNA – Un flashmob davanti al Palazzo di Giustizia per chiedere dignità nel lavoro. È quello che hanno organizzato per la questa mattina alle 11 le toghe onorarie ennesi, che chiedono tutele, diritti e assistenza nel lavoro.

I magistrati non togati – si legge in una nota degli organizzatori dalla manifestazione – sono privi di qualsiasi tutela lavorativa e se dovessero, per esempio, contrarre il Covid durate un’udienza e ammalarsi, come peraltro è già accaduto, non avrebbero alcuna assistenza sanitaria”.

Come sottolineato dagli organizzatori della protesta, “lo Stato italiano, pur in presenza di una chiara violazione di tutte le direttive in tema di lavoro, così come anche accertato, oltre che dai Tribunali, dalla Corte di Giustizia, e pur di fronte all’inevitabile apertura di una procedura d’infrazione europea con condanna dello Stato al pagamento di ingenti sanzioni, non ha mai mostrato alcuna apertura nei confronti delle legittime rivendicazioni della categoria, per ottenere un trattamento economico e normativo adeguato e commisurato alle funzioni espletate”.

Nei confronti dell’iniziativa è giunta la solidarietà del procuratore della Repubblica di Enna, Massimo Palmeri, e del magistrato coordinatore dei vice procuratori onorari dell’Ufficio di collaborazione del Procuratore, Stefania Leonte.

“Sono figure – hanno scritto in una nota il procuratore Palmeri e il sostituto Leone riferendosi alle toghe onorarie – il cui apporto è più che indispensabile. I non togati sono ordinariamente inseriti nelle tabelle degli uffici giudicanti e nei progetti organizzativi degli uffici requirenti”.

“È sempre più avvertita – hanno concluso – l’esigenza che lo Stato riconosca i diritti e le prerogative proprie di tutti i lavoratori in maniera assistenziale e previdenziale anche ai magistrati onorari, perché hanno un ruolo fondamentale per il buon funzionamento del servizio giustizia”.