ERICE (TP) – “Un museo open air per la città”. La sindaca Daniela Toscano non ha dubbi. Il suo territorio è storia. È mito. Ed ora è anche progetto. Come quello presentato dalla fondazione “Ettore Majorana”. C’è la firma del presidente Antonino Zichichi. Una garanzia. Un ulteriore atto d’amore di uno scienziato mondiale che ha portato il mondo ad Erice. Un atto d’amore perché la Fondazione ha deciso di donare il suo progetto per il centro storico. Per il Balio, il polmone verde.
Il giardino all’inglese voluto dal conte Agostino Fardella, quando il 6 febbraio del 1872 il Consiglio Comunale di Monte San Giuliano gli concesse le due Torri che insistono all’interno del sito. Il nobile si assunse l’onere della sistemazione, per conto del Comune, della spianata prospiciente le due Torri, che alla consegna era soltanto un pascolo.
Il Balio ha una visione panoramica mozzafiato: da un lato il golfo di Trapani, che lascia intravedere il Monte Cofano, fino a San Vito Lo Capo; dall’altro, il porto del capoluogo con le saline e sullo sfondo le Isole Egadi e Mozia. Nella nota della Fondazione il progetto è definito come l’avvio di un percorso: “La prima tappa prevede la realizzazione delle stazioni storico-illustrative e la creazione dei tre osservatori delle visioni eterne su Segesta, Mozia e Marettimo”.
L’amministrazione Toscano ha perso davvero poco tempo a dire sì. La proposta è stata protocollata il 24 giugno ed il giorno successivo la giunta ha deliberato. “è un’occasione importante – ha sottolineato la sindaca Toscano – per costruire una strategia di sviluppo turistico che sia in grado di valorizzare il nostro immenso patrimonio culturale. La fondazione ha mostrato, ancora una volta, la sua sensibilità ed il suo impegno concreto per la nostra Erice”.
Nell’atto deliberativo si entra nel merito del progetto: “Un suggestivo percorso di fruizione storico-artistica ed interattiva che vede l’allestimento di stazioni che ripercorrono la storia del territorio dal Neolitico al Medioevo ed oltre, con l’ausilio di opere d’arte e di materiale fotografico anche in collegamento con l’antica Segesta, meta delle stesse popolazioni che giunsero ad Erice in diverse epoche”.
E c’è pure un progetto nel progetto che emerge dalla lettera della Fondazione: “Tutte le strutture storico-illustrative realizzate verranno donate al Comune di Erice, affinché possano essere la base per lo sviluppo di un parco artistico”. “Sentiamo – ha concluso la sindaca Toscano – tutto il peso delle responsabilità che ci competono. Perché il nostro impegno per il rilancio turistico del nostro Comune, pesantemente colpito, dagli effetti negativi della pandemia, non può fermarsi soltanto a soluzioni di qualità. Abbiamo infatti il dovere di dover fare di più, di segnare una svolta culturale consapevole e duratura nel tempo. Siamo pronti a questa sfida perché sappiamo di avere al nostro fianco la Fondazione ed il professor Zichichi”.