Ha regalato spettacolo l’Etna per tutta la serata di ieri, domenica 12 novembre, con l’intensa attività eruttiva che si è sviluppata sui crateri sommitali del vulcano attivo più alto d’Europa e che è poi rientrata attorno alle ore 21.
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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha segnalato che dalle analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza la fontana di lava espulsa dal Cratere di Sud-Est ha raggiunto un’altezza della colonna eruttiva viene stimata a circa 4.500 metri sul livello del mare.
Dal modello previsionale della dispersione delle ceneri vulcaniche, la simulazione della dispersione del plume vulcanico ha indicato una direzione Est Sud Est. Pur mostrando un incremento ulteriore in termini di ampiezza il tremore vulcanico e gli eventi infrasonici non hanno evidenziato variazioni rilevanti in termini di localizzazione.
Le stazioni clinometriche sommitali PDN e PLC hanno mostrato minime variazioni al di sotto di 0.3 microradianti, in accordo con la fenomenologia che si è sviluppata in serata. Le altre stazioni clinometriche non hanno mostrato variazioni rilevanti.
Nel corso del pomeriggio e della serata, le nubi vulcaniche avevano raggiunto un’altezza non stimabile e, per questo, era stato emesso un avviso rosso dall’Osservatorio del vulcano per l’aviazione (Vona) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Foto di etnalusso da Pixabay