Cosa abbiamo fatto, dove abbiamo sbagliato, quale bivio ci ha portati fino all’orrore dell’esorcismo di Altavilla? Qui siamo oltre l’orrore di Olindo e Rosa, Erika ed Omar, Pietro Maso, qui si è svegliato qualcosa di tribale, ancestrale, per scacciare Satana si è aperta la porta dell’inferno e Lui, il grande ingannatore, è entrato.
Cosa può esserci nella mente di esseri umani che fanno sacrificio di altri esseri innocenti? Si parla di fanatismo religioso, ma può anche una distorta interpretazione dell’evangelismo più radicale arrivare a concepire questo scempio di umanità? Cercare la deviazione religiosa, che in altri casi può esserci, rischia di essere un alibi per un problema molto concreto, diffuso, insinuato nella apparente normalità. Dobbiamo prendere coscienza che il disturbo mentale nella nostra società è crescente, a volte dilagante. La pazzia non riusciamo a riconoscerla subito, anzi a volte la usiamo inappropriatamente. Può una persona sana di mente torturare i propri figli?
Sangue del suo sangue. Può una coppia di conoscenti partecipare ad un rito che sa di notte dei tempi, in cui l’uomo era slegato dalla sua coscienza? Non sapeva di possederla, era istinto primordiale. I riti esorcistici fatti in casa erano proibiti anche nell’oscurantismo del medioevo, solo la Chiesa di Dio, Inquisitrice o meno, poteva esercitare questa pratica ai limiti dell’occultismo. Può una religiosità fai da te, comprata da Leroy Merlin, tranciare il filo di umanità tra esseri umani, tra genitori e figli? O è solo una scusa per addormentarsi la sera?
Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla, proiettava nel Diavolo che possedeva i suoi familiari l’inferno che aveva dentro di sé, i suoi Daimon interiori. Pensiamo di non averne noi, spettatori più o meno interessati della vicenda? La cosa più spaventosa di questo enorme buco nero del Male di Altavilla, è la sua possibile banalizzazione. “Sembrava una brava persona”, “era solo un problema di soldi“, “no, picchiava la moglie, ma ci facevamo i fatti nostri”. Ci facevamo i fatti nostri, mentre il Male, l’enorme disagio mentale che noi chiamiamo, in maniera assurdamente rassicurante, Satana, principe delle tenebre, Lucifero abita nella porta accanto e a raggiungerci è un attimo.
Noi ci facciamo i fatti nostri, pensando che a noi non tocca vivere, in parte quantomeno, questa frattura dell’uomo, che se guardiamo dall’altra parte il male oscuro non ci tocca. Purtroppo arriva, all’improvviso, senza barriere familiari o culturali. Che sia Satana o la religiosità distorta fa comodo. Ci esenta come società da prendere provvedimenti concreti, come investire soldi, molti, visti gli ampi margini di crescita del disagio mentale diffuso ovunque.
Così è se vi pare