Cronaca

Esplosione Ravanusa, Procura indaga per disastro e omicidio colposo

La procura di Agrigento che indaga sulla esplosione di ieri a Ravanusa ipotizza i reati di disastro e omicidio colposo. I pm hanno sequestrato un’area di 10mila metri quadrati.

Oggi pomeriggio un consulente della Procura farà una prima ispezione sui luoghi.

Vertice al Comune di Ravanusa sulle operazioni di soccorso

È iniziata la riunione al comune di Ravanusa alla presenza dei vertici delle forze di polizia, del Procuratore Luigi Patronaggio e del capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio per fare il punto dopo l’esplosione che ha distrutto 4 palazzine e ne ha danneggiato altre tre.

Nel corso dell’incontro si pianificherà anche come proseguire le ricerche dei dispersi e si discuterà delle misure da prendere per impedire atti di sciacallaggio quando l’area sarà messa in sicurezza.

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Vigili del fuoco, “devastazione estesa, scenario insolito”

“C’è una devastazione totale su una superficie molto molto estesa, uno scenario insolito perché generalmente i danni da esplosione da gas sono più contenuti”. Così il responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco Luca Cari descrive lo scenario che si è presentato ai pompieri a Ravanusa dopo l’esplosione che ha devastato diverse palazzine. Al momento ci sono ancora 6 dispersi, confermano i vigili del fuoco che stanno concentrando le ricerche in un punto specifico. Non ci sono però allo stato segnali di persone in vita. “I tempi sono ancora compatibili con la possibilità di trovare persone in vita – dice ancora Cari – le speranze ci sono ancora”.

Ravanusa, parla un testimone, “odore di gas nei giorni scorsi”

“Ho sentito un boato tremendo, come se fosse scoppiata una bomba o un aereo fosse precipitato sulla casa. Poi sono esplosi gli infissi . Siamo scesi subito in strada, intorno c’era fuoco ovunque, macerie. Io ero con mia moglie, i miei tre figli e i miei suoceri. Siamo vivi per miracolo”. Lo racconta Calogero Bonanno che ieri sera si trovava a far visita ai suoceri nella casa accanto alla palazzina distrutta da una esplosione innescata da una fuga di gas. “Alcuni vicini – ha raccontato – ci hanno detto che nei giorni scorsi avevano sentito odore di gas. Se è vero c’è stata una negligenza imperdonabile”.

Ravanusa, ci sono cinquanta sfollati da gestire

Sono circa cinquanta le persone che non possono rientrare in casa a causa dei danni provocati dall’esplosione del metanodotto a Ravanusa (Agrigento) ieri sera. Lo dice la protezione civile regionale aggiungendo che il Comune ha preparato luoghi temporanei per l’ospitalità, ma in larga parte gli sfollati hanno trovato accoglienza presso parenti e amici. La Protezione Civile invierà personale per supporto psicologico. A Ravanusa la notte scorsa è stato costituito il Centro coordinamento soccorsi.