L’Etna torna a farsi sentire in queste ore. L’INGV di Catania, attraverso un bollettino diffuso nel primo pomeriggio di oggi, domenica 12 novembre, “comunica che le analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza hanno registrato alle ore 9 GMT, un incremento dell’attività stromboliana al CSE, tale attività è accompagnata da un modesto trabocco lavico dalla sella del Sud Est, che rimane confinato nella sella del cratere di Sud Est.
“Dal modello previsionale della dispersione delle ceneri vulcaniche, la simulazione dell’eventuale dispersione del plume vulcanico indica una direzione Est Sud Est. A partire dalla nottata di oggi il tremore vulcanico ha mostrato un deciso incremento raggiungendo alle ore 9:00 UTC valori alti”.
“Le localizzazioni della sorgente del tremore – sottolinea l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – si sono progressivamente spostate in corrispondenza del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.900 metri sul livello del mare”.
“Le localizzazioni degli eventi infrasonici delle ore risultano in corrispondenza del SEC, ma è presente un forte vento che potrebbe influire sulla capacità di detezione della rete infrasonica. I segnali delle reti GNSS e clinometrica non mostrano allo stato attuale variazione di rilievo”, conclude il comunicato.