Recuperato nel pomeriggio di ieri, lunedì 24 luglio, dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano un turista francese, avventuratosi in solitaria a circa 3200 metri di quota, nella zona dei crateri
sommitali dell’Etna, ambiente pericoloso e oltre i limiti consentiti dalle attuali regolamentazioni e
ordinanze.
Le squadre di soccorso del CNSAS Sicilia e del SAGF della Guardia di finanza hanno individuato
l’escursionista a poche centinaia di metri dalla cima del Cratere di Sud Est, in un territorio
particolarmente a rischio sia per l’avvio di improvvisi eventi piroclastici, sia per la possibilità di crolli
e smottamenti del terreno lavico, estremamente insidioso.
È stato il turista stesso a dare l’allarme, dopo essersi reso conto di avere raggiunto un punto del
vulcano, dove gli effluvi gassosi dei crateri rendevano difficile la respirazione e dove le condizioni
sdrucciolevoli del terreno, friabile, sconnesso e caldo, oltre all’abbigliamento, all’attrezzatura e alle
calzature indossate non adatte, avrebbero reso difficile la ridiscesa.
Raggiunto il giovane rapidamente, grazie alle coordinate da lui stesso fornite, e valutate le sue
condizioni, i tecnici del CNSAS lo hanno riportato alla base dei crateri sommitali, nella località di
“Torre del Filosofo”, per essere successivamente trasportato fino al sottostante piazzale del Rifugio
Sapienza, con l’ausilio dei mezzi fuoristrada della cooperativa delle Guide Vulcanologiche, presenti
in quota in quel momento. Raggiunti gli impianti turistici del Sapienza, il ragazzo, su indicazione della Centrale Operativa 118, è stato affidato ai sanitari della locale guardia medica.