Come Sandro Pertini ai Mondiali del 1982 a , un altro presidente della Repubblica ha portato fortuna all’Italia: Sergio Mattarella, giunto nello stadio Olimpico poco prima dell’inizio di Italia-Turchia, che ha aperto gli Europei di calcio, proprio mentre Andrea Bocelli intonava l’acuto finale del “Nessun dorma” che ha segnato la cerimonia d’apertura.
Tre gol e tanto spettacolo dagli azzurri nello stadio romano, e la felicità per una ripresa del grande calcio che è stata una festa di tutti, a cominciare dal Capo dello Stato, accolto nella tribuna autorità, dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina e da quello del Coni, Giovanni Malagò.
Poi la partita.
Nessuna sorpresa nell’Italia schierata dal commissario tecnico.
Roberto Mancini ha mandato in campo la formazione prevista, quella dell’ultima amichevole, con il 4-3-3 che prevedeva Donnarumma in porta, la difesa a quattro con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola, centrocampo con Barella, Jorginho, Locatelli, tridente offensivo con Berardi, che ha vinto il ballottaggio con Chiesa, Immobile e Insigne.
Nella formazione della Turchia erano presenti i due ‘italiani’ Demiral e Calhanoglu.
Dopo un primo tempo con qualche emozione ma senza reti (Chiellini c’era andato vicino con un colpo di testa al 23′, poi gli azzurri avevano reclamato un rigore), le segnature sono state aperte al 53′ da un autogol di Demiral.
Poi l’Italia è salita in cattedra e ha raddoppiato al 66′ con una bella rete di Ciro Immobile, per poi calare il tris al 79′ con Lorenzo Insigne.
“E’ stata una bellissima serata, un’ottima gara, ma ne mancano sei fino a Wembley” ha commentato il ct Roberto Mancini.
Nel tripudio dei tifosi.
Erano solo sedicimila ma sembravano molti di più, gli spettatori, tornati allo stadio, facendo rivivere la normalità di riti ed emozioni.
Così l’Europa, non solo quella del calcio, ha celebrato la sua ripartenza.
“Speravo de venicce prima”, recitava uno striscione in Curva Sud, quella riservata ai tifosi azzurri, mentre la Nord erauna piccola marea rossa, di turchi arrivati da mezza Europa.
Le pagelle degli azzurri
DONNARUMMA 6: Poco impegnato, quando è chiamato in causa però trasmette sicurezza: come su un cross di Yilmaz nel primo tempo e su un contropiede di Under innescato da un errore di Joorginho: nell’occasione gli dà una mano Spinazzola che devia il tiro dell’ex romanista
– FLORENZI 5.5: torna in quello che è il suo vecchio stadio, ma in campo spinge poco e a inizio ripresa resta negli spogliatoi. dal 1′ st DI LORENZO 6.5: molto positivo il suo ingresso in campo. Tonico e atleticamente in forma, il suo innesto coincide con l’accelerazione decisiva alla gara data dagli azzurri
– BONUCCI 6: Sempre attento, prova un paio di lanci per Spinazzola e solo una volta si spinge in avanti
– CHIELLINI 6: il capitano è l’argine di una difesa per la verità poco impegnata, sfiora anche il gol con un bel colpo di testa deviato da Cakir
– SPINAZZOLA 7: Fra i migliori degli azzurri, impegna costantemente la difesa turca sulla fascia di competenza. Bene nelle sortite in avanti, come in quella sulla quale a fine primo tempo gli azzurri reclamano rigore per un mani di Celik. Nel secondo tempo fallisce un gol, ma è importante nell’azione del raddoppio di Immobile
– BARELLA 6.5: sembra emozionato, corre molto ma non sempre con costrutto: prende anche un paio di botte
– JORGINHO 6.5: costretto ad arretrare in regia dal fitto schieramento turco, interpreta i primi 45′ in modo anonimo; nella ripresa regala pure un contropiede a Under ma in qualche modo la difesa rimedia. Poi cresce.
– LOCATELLI 6.5: anche lui, come Barella, sembra un po’ bloccato perché ‘sente’ la partita. Ma si sblocca e serve a Berardi il passaggio per l’azione dell’1-0. Dal 29 st CRISTANTE sv
– BERARDI 7.5: all’inizio serve un paio di assist a Immobile. E’ comunque il più vivace in una serata inizialmente molto difficile per gli attaccanti: dal suo tourbillon all’8′ st, con una iniziativa sulla destra chiusa da cross teso, arriva l’autogol di Demiral per l’1-0 italiano. Mette il piede educato anche negli altri due gol, consacrando la sua serata da migliore degli azzurri. Dal 40′ st BERNARDESCHI sv
– IMMOBILE 7: Poco incisivo nel primo tempo, anche perché mancano le imbeccate. Cerca tuttavia di giocare per la squadra. Nella ripresa va in gol col tap in dopo il tiro ribattuto a Spinazzola, e la sua gara prende quota. dal 36′ ST BELOTTI sv
– INSIGNE 7: nel primo tempo è uno degli azzurri più bloccati: al 18′ si divora un gol poi prova un altro paio di tiri a giro. Nella ripresa il gol del 3-0 sa di premio alla sua buona volontà. Dal 36′ st CHIESA sv
– MANCINI 6.5: Incassa il 28/esimo risultato utile consecutivo (striscia di nove vittorie senza subire reti): i numeri dunque sono con lui, la serata è positiva sotto una miriade di aspetti. Ma i moduli non devono essere totem, è poco saggio per mantenere il 4-3-3 della casa affrontare un avversario che schiera una sola punta, isolatissima, con due centrali come Bonucci e Chiellini e due esterni. E’ uno spreco di risorse che la Turchia può permette, altri avversari potrebbero non consentirlo.