Inchiesta

Evasione, zero investimenti e conti in rosso, nei Comuni siciliani gestione senza futuro

PALERMO – Sul fronte dei conti, ancora una volta i Comuni dell’Isola primeggiano. In negativo, ovviamente. Lo si rileva dai dati dell’audizione della Corte dei Conti sull’assetto della Finanza territoriale dello scorso 4 maggio. Dati che consegnano alla Sicilia la maglia da leader nelle Procedure di riequilibrio e Dissesto attivate nel corso del 2021: 19 dei 65 casi rilevati lo scorso anno interessano infatti Enti siciliani e, nello specifico, sono 11 i Comuni che hanno varato un Piano di riequilibrio dei conti e otto quelli che hanno dichiarato il default. Sale quindi a 91 il totale dei Comuni con procedure attive mentre 124 sono gli Enti interessati da procedure di criticità finanziaria.

Dall’indagine condotta dalla Corte dei Conti emergono altri dati indicativi, prima fra tutti “la scarsa efficacia della Procedura di riequilibrio introdotta nel 2012”: i Comuni siciliani con Procedure di riequilibrio finite in dissesto sono ben 29, con la quota di fallimento dei riequilibri che si attesta al 34,5 per cento. Al 31 dicembre 2021 risulta essere giunto a conclusione della Procedura di riequilibrio per il raggiungimento degli obiettivi un solo Comune siciliano: Racalmuto, in provincia di Agrigento.

Naturalmente la situazione di criticità non riguarda solo gli Enti locali isolani ma quelli dell’intero Meridione. Le tre regioni maggiormente coinvolte in… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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