Da vent’anni si trovano a vivere nel limbo del precariato, nonostante siano occupati in posizioni di rilievo e che richiedano competenze specifiche: parliamo degli ex Pip, una peculiarità anche nel panorama siciliano, che da due giorni manifestano a Palermo per chiedere la stabilizzazione.
Gli ex Pip lavorano nelle amministrazioni pubbliche, principalmente negli assessorati e negli ospedali, ma anche nelle scuole, nelle chiese e all’interno di associazioni del terzo settore, eppure non hanno mai avuto un contratto e sono sempre stati sussidiati. Da tempo chiedono di essere stabilizzati nel pubblico impiego.
“Questa situazione esiste solo in Sicilia – precisa il sindacalista Asud Giovanni Tarantino – E si è verificata perché l’allora sindaco Leoluca Orlando si è dimesso per poter concorrere alle elezioni regionali del giugno del 2001, per cui al Comune di Palermo è arrivato il commissario Guglielmo Serio, il quale ha assunto circa 3.600 per svolgere dei progetti formativi e degli stage nelle aziende private con possibile assunzione. In realtà il progetto fu cambiato e loro vennero mandati negli enti pubblici, così è iniziata la storia dei Pip. Dal 2008 la competenza è passata alla Regione, ma adesso sono passati addirittura ventidue anni da quando è iniziato il loro precariato“.
Quest’estate, però, succede che all’articolo n. 9 della Finanziaria del 2023 sono state deliberate delle misure a favore degli ex Pip palermitani. Con la legge regionale, infatti, vengono dati alla Sas (Servizi Ausiliari Sicilia), la più grossa società partecipata della regione Sicilia, 7 milioni e mezzo per il 2023 e 2 milioni e mezzo per 2024 e 2025 per stabilizzare i Pip.
“La prima assunzione riguarderà 1.166 soggetti tra ex Pip che al momento sono in totale 2.500, quindi saranno stabilizzati meno della metà per via preferenziale – riferisce ancora il sindacalista Tarantino – La graduatoria per decidere chi debba essere assunto per primo sarà stilata in base alla legge Stancarelli, quindi, parliamo di carico familiare e reddito personale, a parità di questi criteri avrà priorità chi lavora già in assessorato che saranno i primi ad essere stabilizzati”.
“I Pip hanno manifestato in questi giorni per chiedere di non dimenticare la loro situazione e di accelerare i tempi. Proprio ieri il Consiglio dei ministri ha deciso di non impugnare la legge n.8 dell’11 luglio che consente la stabilizzazione dei Pip. Adesso tocca alla Regione Siciliana avviare le procedure con i sindacati costituendo un tavolo di lavoro permanente”.