MESSINA – “Far nascere un’organizzazione territoriale Dmc per mettere insieme gli stakeholder e valorizzare peculiarità e caratteristiche di questo meraviglioso territorio”. L’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, ha le idee chiarissime su come far decollare l’economia della Valle dell’Alcantara e lo ha spiegato nei dettagli nel corso delle tre ore di confronto della giornata di studi Al Qantarah, un ponte lanciato verso il futuro svoltasi sabato nell’aula consiliare del Comune di Motta Camastra con il contributo di altri importanti relatori.
“Le parole chiave per me – ha aggiunto – sono da sempre programmazione e sinergia e posso confermare con un pizzico d’orgoglio che questo mio messaggio è già passato, come ha dimostrato l’ultima edizione della Bit. Ma adesso abbiamo il dovere di amplificarlo. E dispiace l’assenza di altre amministrazioni del comprensorio”.
Le Destination management company sono organismi pubblico-privati fondamentali nella promozione delle località turistiche. Forniscono servizi e attività per migliorare l’esperienza dei visitatori e soprattutto promuovono il territorio sui mercati di riferimento attraverso strategie di marketing mirate e pacchetti turistici specifici.
Anche per Mario Bolognari, docente di Antropologia culturale dell’Università di Messina, il risultato più importante dell’incontro è stato “che aziende, associazioni, enti locali e in particolare il Parco fluviale dell’Alcantara, abbiano convenuto sulla necessità di costituire un’organizzazione manageriale della destinazione, con la funzione di evidenziare le richieste del territorio per poter avviare un nuovo sviluppo turistico”.
E la Dmc, secondo Bolognari, “deve puntare sui beni culturali, esigenza emersa anche dalle testimonianze di diversi soggetti”. “Inferno – ha ricordato Simone Trischitta, presidente di Buongiorno Sicilia, produttore del lavoro teatrale – è stato il fenomeno più citato di questa giornata di studio come evento fondamentale per far ripartire il Turismo nella Valle attraverso una sinergia tra Regione siciliana, amministrazioni locali, imprenditori e associazioni”.
E Carmelo Blancato, sindaco di Motta Camastra e promotore della giornata di studi, si è detto “immensamente soddisfatto per il risultato ottenuto” sottolineando come sia il momento per le amministrazioni di unirsi, perché “Tutto è della Valle: le Gole sono del territorio, così come l’Inferno, risultato alla Bit di Milano elemento essenziale per lo sviluppo dell’Alcantara, o la tratta ferroviaria di prossima realizzazione”.
Attenzione, dunque, al territorio, a cominciare dalla questione ambientale, della quale ha parlato Santi Trovato, commissario straordinario del Parco fluviale dell’Alcantara. “Mentre proseguiamo – ha detto -, grazie agli uffici, la nostra attività, ordinaria e non straordinaria, per tutelare il bene ambientale, il bene fluviale, l’assessore Amata indica il nostro ente per coordinare un’azione di rilancio culturale, artistico e turistico della Valle che siamo pronti ad assolvere. Questo territorio è un bene prezioso che vogliamo tutelare ma anche rilanciare proprio come brand”.
Sulla stessa linea Maurizio Vaccaro, imprenditore turistico che ha sottolineato come occorra essere “al fianco delle istituzioni per portare avanti i progetti in difesa del territorio, perché la tutela dell’Ambiente è fondamentale per lo sviluppo di qualunque attività turistica”.
Vaccaro ha ricordato inoltre come il suo Parco botanico e geologico delle Gole dell’Alcantara abbia già presentato “un proprio progetto culturale che prevede una serie di azioni per valorizzare la Valle attraverso molteplici attività”. In chiusura, il sindaco Blancato ha proposto, “di fissare un nuovo appuntamento per discutere ancora di questi temi prima del prossimo Natale”.
L’assessore Amata ha concluso l’incontro ricordando la necessità di “valorizzare peculiarità e caratteristiche di questo meraviglioso comprensorio, che, se per noi sono scontate, per un viaggiatore non lo sono affatto”. Occorre, insomma, lavorare per individuare “elementi che riescano a emozionare i turisti, a far vivere loro un’incredibile Sicilia, trasformandoli così in nostri ambasciatori, perché il passa-parola, le emozioni convinte del viaggiatore, rappresentano il metodo migliore per promuovere la nostra terra”.