Politica

Fase 2, arriva anche il sì della Camera alle messe


La Camera ha approvato con soli quattro astenuti un emendamento che permette la ripresa delle messe dopo un accordo del Governo Conte con la Cei sulla sicurezza durante le celebrazioni religiose.

L’emendamento, con una riformulazione, è stato presentato da Stefano Ceccanti (Pd), De Filippo (Iv) e Roberto Occhiuto (Fi).

Il decreto inserisce la sospensione delle “cerimonie civili e religiose tra le attività che il governo può decidere per contrastare il coronavirus” ma aggiunge però la previsione che il governo debba procedere anche “all’adozione di protocolli sanitari, adottati di intesa con la Chiesa cattolica e con le confessioni religiose diverse dalla cattolica, per la definizione delle misure necessarie ai fini dello svolgimento delle funzioni religiose in condizioni di sicurezza”.

Durante il dibattito la Lega, con Alessandro Pagano, e Fdi hanno criticato questa soluzione perché non prevede una data certa per la ripresa delle Messe e avevano proposto propri emendamenti per far riprendere subito le messe.

Poi però anche Lega e Fdi hanno votato questa soluzione.

“Abbiamo rifiutato la riformulazione del Governo – ha dichiarato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni -, che ha tentato di imporre a tutti l’emendamento del Pd: crediamo che non si possa assolutamente prescindere da una indicazione certa almeno sulla tempistica delle riaperture, e derogare a questo principio significa continuare a consentire al Governo piena discrezionalità nel rispetto di un diritto inviolabile sancito dalla Costituzione. Dispiace che il Parlamento abbia preferito una formulazione che, tradotta, vuol dire attendere che Conte ‘consenta’ ai fedeli di essere tali”.