E’ protesta ad Agira, nell’Ennese, contro l’iniziativa del parroco della Reale Abbazia di San Filippo, don Giuseppe La Giusa, che ha organizzato per lunedi e martedi prossimi, tutta una serie di celebrazioni per la festa del patrono e messe a distanza di un’ora l’uno dell’altra per l’ottava della solennità di San Filippo D’Agira.
In paese, che fino a dieci giorni fa era zona rossa a causa del numero di contagi, è stata organizzata una raccolta di firme on line per fermare le celebrazioni indirizzata al prefetto di Enna, al sindaco di Agira e al vescovo.
Il programma prevede lunedì 18 maggio due messe pomeridiane, alla quale possono partecipare 140 persone alla volta, che saranno replicate l’indomani, con tre appuntamenti, sempre destinati a 140 fedeli alla volta, e benedizioni in giro per la città con il reliquiario di San Filippo.
“E’ molto importante per noi ripartire con la festività del nostro San Filippo – si legge nella locandina affissa in ogni parte della città – che ancora una volta ci ha protetti e benedetti”.
Il parroco assicura che saranno evitati assembramenti e che saranno seguite le indicazioni del protocollo d’intesa tra la Cei e il Governo italiano.