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Favara di Burgio, riparato il guasto al pozzo: Cocina parla ai sindaci

Riparato in 24 ore il guasto al pozzo di Favara di Burgio, in provincia di Agrigento. I lavori erano previsti per 3 giorni quindi sono stati limitati i disagi per le popolazione dei comuni serviti dall’impianto in avaria che ha la capacità di produrre a regime 50 litri al secondo d’acqua. Il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, ha annunciato la notizia.

Pochi disagi: le soluzioni alternative

Siciliacque ha prelevato temporaneamente 20 lt/sec da tutti i serbatoi di riserva della linea Garcia-Montescuro e una volta esauriti lo ha fatto da aree del Trapanese con nuovi pozzi finanziati dalla Protezione Civile regionale. La gente non ha risentito molto della riduzione di fornitura: oltre alla compensazione fatta Aica è riuscita immettere in rete acqua per ulteriori 40 lt/sec dal nuovo pozzo di Grattavoli, a Sciacca. Si parla di un altro pozzo finanziato dalla Protezione Civile isolana.

Risoluzione in tempi rapidi

“Questa emergenza nell’emergenza e la felice risoluzione della stessa in tempi davvero rapidi, mettendo in atto una serie di azioni tampone per limitare i disagi alle popolazioni dimostra, per chi non lo avesse ancora compreso – sottolinea Cocina -, che la ricerca e l’uso di pozzi esistenti ma abbandonati, insabbiati o guasti è la strada più efficace per fornire più acqua in tempi rapidi, uno, due mesi, per fronteggiare l’emergenza idrica”.

“Pertanto invitiamo, ancora una volta, i sindaci che non hanno ancora provveduto, ad agire, esercitando tutti i poteri di prima autorità di Protezione Civile, individuando pozzi utili e requisendoli, se occorre, al fine di acquisire sufficiente autonomia per dipendere sempre meno da Siciliacque – prosegue -. Inutile e sterile demandare ad altri specie se questi sono coloro, Ati e Aica, che dovevano provvedere in via ordinaria e, comunque, adesso non riescono più da soli a mitigare l’emergenza in atto. E ricordo che i comuni sono i soci, padroni di Ati e Aica”.

“Andare avanti tutti insieme facendo ciascuno la propria parte in modo coordinato e condiviso è il metodo di protezione civile che aiuterà molto a mitigare questa gravissima emergenza che, ricordiamo conclude Cocina -, si sviluppa su un sistema idrico già carente e poco efficiente”.

Fonte foto: Siciliacque