PALERMO – Terna e l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, insieme alla Soprintendenza di Palermo, hanno avviato le attività di indagine preventiva e di scavo archeologico nell’area del comune di Termini Imerese in cui sorgerà la stazione di conversione del tratto Ovest del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna.
Durante la verifica preventiva dell’interesse archeologico nell’ambito del processo di progettazione dell’opera, condotta dall’azienda sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di Palermo, è stato rinvenuto un tratto di condotto, in gran parte ipogeo, riconducibile all’Acquedotto Cornelio di epoca romana. Sulla base delle evidenze riscontrate durante la prima fase di cantiere, Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, ha avviato gli scavi archeologici estensivi per la verifica della consistenza e della conservazione del rinvenimento.
Le attività effettuate a Termini Imerese offriranno nuove opportunità di studio e ricerca sulle modalità di costruzione di infrastrutture idriche del passato, permettendo di arricchire il quadro delle conoscenze insediative antiche del territorio, grazie alla messa in luce anche di altri contesti. Per riportare alla luce il condotto, rinvenuto a quote molto più profonde rispetto all’attuale piano di calpestio, è stato necessario un forte impegno coordinato di numerose risorse e diverse figure professionali, con una articolata progettazione del cantiere archeologico condotta sotto l’attenta direzione scientifica della Soprintendenza.
“L’obiettivo di Terna – ha dichiarato Roberto Cirrincione, responsabile di Sviluppo progetti di Terna – è quello di lavorare in stretta collaborazione con la Soprintendenza di Palermo e il Comune di Termini Imerese al fine di agevolare la valorizzazione del patrimonio culturale rinvenuto durante le indagini archeologiche, preservando il ritrovato condotto dell’Acquedotto Cornelio, restituendolo al territorio con una idonea musealizzazione e, in aggiunta, riqualificando aree comunali a vantaggio di tutta la cittadinanza”.
Nel dettaglio Terna, avvalendosi di professionisti esperti e seguendo le direttive della Soprintendenza, dopo aver realizzato il rilievo e la mappatura dello stato di conservazione del condotto, effettuerà le operazioni di distacco secondo tutti gli standard di protezione e trasporterà le sezioni in un’area di collocamento temporaneo. Successivamente, d’accordo con il Comune e la Soprintendenza, parte del condotto dell’Acquedotto Cornelio sarà ricostituito in un’area, individuata in accordo con gli enti coinvolti, sempre nel territorio comunale di Termini Imerese. Si tratta di un’opportunità unica per la cittadinanza, che potrà fruire dei risultati delle indagini archeologiche svolte grazie a un percorso espositivo nella nuova area individuata.
“Mantenere l’integrità dell’acquedotto Cornelio durante la realizzazione del Tyrrhenian Link – ha commentato Francesco Paolo Scarpinato, assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana – rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile progredire tecnologicamente senza sacrificare le testimonianze del nostro passato. Grazie a quest’iniziativa sarà possibile, infatti, soddisfare le esigenze del presente, in termini di infrastrutture e connettività, ma anche tutelare e valorizzare il patrimonio culturale della Regione. Questa sapiente coniugazione rappresenta una pietra miliare per la crescita sostenibile delle comunità e al tempo stesso per preservare la nostra eredità culturale, che le future generazioni avranno modo di apprezzare”.
“Il patrimonio culturale – ha dichiarato il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova – rappresenta una ricchezza straordinaria del nostro territorio, un elemento che esalta l’identità e l’identificazione della comunità. Fin dall’inizio di questo percorso abbiamo riposto massima attenzione a che l’immenso patrimonio archeologico della nostra città trovasse il giusto riconoscimento attraverso una valorizzazione importante, mai tentata finora e desidero ringraziare Terna, la Soprintendenza di Palermo per il lavoro straordinario portato avanti e la Regione Siciliana per aver creduto nella nostra visione condivisa. L’obiettivo è quello di preservare il condotto ritrovato, restituendolo alla comunità attraverso una musealizzazione che ci permetterà anche di riqualificare e rigenerare aree del nostro territorio urbano”.
Al fine di armonizzare l’esigenza di tutela del patrimonio archeologico e, allo stesso tempo, di realizzare infrastrutture elettriche fondamentali per lo sviluppo del Paese, Terna si è dotata di un apposito presidio tematico legato all’archeologia preventiva. L’Unità di Archeologia, infatti, lavora a supporto di tutta l’azienda con l’obiettivo di utilizzare l’archeologia preventiva come strumento per definire le azioni progettuali e individuare le migliori soluzione in accordo con le Soprintendenze. L’integrazione dell’archeologia preventiva nei diversi livelli di progettazione, quindi, parte dallo studio del territorio nelle prime fasi di fattibilità e fino alla realizzazione dell’opera e alla restituzione al territorio di manufatti, informazioni, documenti e conoscenze.