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Federproprietà, “Criminalità investe sui crediti deteriorati”

ROMA – “Tra il 2007 ed il 2015 i crediti deteriorati presenti nei portafogli delle banche italiane sono cresciuti a dismisura raggiungendo i 360 miliardi. Tale aumento è stato causato da due successive recessioni: la prima determinata dalla crisi finanziaria”.

A rilevarlo è stata Federproprietà con la relazione del vicepresidente, senatore Riccardo Pedrizzi, nel corso dell’audizione in Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

Da qui l’allarme criminalità. “Gli Npl -ha detto Pedrizzi- rappresentano oggi un boccone appetibile per la criminalità organizzata, come hanno rilevato le forze dell’ordine e il Servizio analisi criminale, che ha previsto, dopo i primi segnali sospetti di infiltrazioni mafiose nell’economia disastrata dall’emergenza covid-19, che le operazioni sugli Npl sono in forte crescita ed è presumibile ‘che le organizzazioni criminali possano inserirsi nel mercato dei crediti deteriorati”.