Femminicidi, Cassazione categorica: “Bastano le mani al collo di lei anche senza lesioni”

Tentato femminicidio? Bastano le mani al collo a una donna anche se non emergono evidenti ecchimosi e non provoca lesioni. È quanto emerge dalla sentenza n. 48845 della Cassazione depositata il 7 dicembre, che conferma la condanna a 10 anni per tentato omicidio (e maltrattamenti in famiglia) nei confronti di un uomo che aveva spinto la moglie contro il muro afferrandola per il collo.

Intervento prvvidenziale

«Esercitando una pressione crescente – si legge -, l’aveva sollevata da terra, provocandone l’offuscamento della vista e una momentanea perdita di conoscenza». L’uomo dovrà quindi rispondere di tentato omicidio e non solo di violenza e lesioni. Il tentato femminicidio era stato interrotto dal figlio, che aveva afferrato le braccia del padre per fargli lasciare la presa.

Giulia impone la svolta

Sull’onda mediatica dell’omicidio di Giulia Cecchetin ad opera dell’ex fidanzato Filippo Turetta, inevitabilmente la Legge italiana inasprisce il proprio atteggiamento nei confronti degli uomini/mostro. I numeri allarmanti, in particolare degli ultimi anni, impongono un giro di vite rimandato per fin troppo tempo.