Sembrano non finire mai i guai con la Giustizia per Chiara Ferragni. Alle indagini sul pandoro Balocco e sull’uovo di Pasqua Dolci Preziosi ecco che, stando a quanto riferito da La Verità, si aggiungono quelli legati alla bambola a edizione limitata della Trudi (iniziativa Trudi-Limited Edition del 2019). A questo si unisce il cachet di Sanremo 2023 pari a centomila euro annunciato come devoluto alla Di.Re. (Donne in Rete contro la violenza). Insomma, se è esagerato affermare che l’impero dei Ferragnez trema, certamente dal punto di vista dell’immagine e dei futuri investimenti le acque si sono intorbidite più che mai.
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Dopo la rottura della collaborazione con l’azienda di occhiali Safilo, a fermare lo spot con l’influencer come protagonista è stata nientemeno che la Coca Cola. Questo poco prima dell’inizio del prossimo Festival di Sanremo. E anche a proposito della popolare kermesse canora, come detto, la situazione non è certo delle migliori. Approfondendo il discorso legato alla bambola da 34 cm della Trudi, il cui prezzo di lancio nel 2019 da 34,99 scalò a 29,899 euro, gli investigatori vogliono vederci chiaro circa la promessa fatta dalla Ferragni. “Visto che molti di voi hanno amato la bambola Chiara Ferragni che creammo per il nostro matrimonio (con il rapper Fedez, ndr) abbiamo deciso di creare un’edizione limitata della Chiara Ferragni Mascotte. Si vende ora su The Blonde Salad e tutti i profitti andranno a Stomp out bullying. Si tratta di un’organizzazione no profit per combattere il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore”.