Trasporti

Ferrovie, apre il cantiere “Taormina-Fiumefreddo”

Trappitello (Me) – Sono partiti ieri i lavori della tratta “Taormina-Fiumefreddo”, parte integrante dell’ammodernamento della linea ferroviaria “Palermo-Catania-Messina” che, però, purtroppo non potrà essere chiamata “alta velocità”, in quanto in media potrà viaggiare su una velocità di 200 km/h. Il cantiere aperto alla presenza dei massimi vertici istituzionali rientra nel progetto di raddoppio, velocizzazione e potenziamento tecnologico della Giampilieri-Fiumefreddo, tra i più impegnativi dell’itinerario della Catania-Messina. L’orografia del territorio, infatti, ha richiesto una progettazione complessa: l’opera prevede la nascita di un chilometro circa di viadotto sull’Alcantara, 43 chilometri di raddoppio di binario, 37 chilometri di percorso in galleria.

Gli interventi consentiranno di incrementare il traffico merci e migliorare la mobilità dei viaggiatori, riducendo di 30 minuti i tempi di viaggio tra Messina e Catania (portandoli da un’ora e 15 minuti a 45 minuti) e ponendo le condizioni per sviluppare un servizio di tipo metropolitano. Proprio a Trappitello, infatti, nascerà la fermata Alcantara-Giardini Naxos, che a sua volta collegherà fino alla futura fermata interrata di Taormina Centro.

I lavori sono stati affidati da Rfi al raggruppamento temporaneo di imprese che vede Webuild come capofila e Pizzarotti, il tutto sotto la direzione lavori di Italferr. L’investimento per l’intera tratta tra Giampilieri e Fiumefreddo è di oltre 2,25 miliardi di euro e per la sua realizzazione saranno impegnate oltre 3 mila persone. Dovrebbe vedere la luce nel 2029 con attivazione del servizio nel 2030.

In totale, il Gruppo Fs sta investendo in Sicilia ventuno miliardi di euro per l’ammodernamento e il potenziamento della rete ferroviaria. Undici – provenienti anche dal Pnrr – sono previsti per un impegno strutturale sull’itinerario Messina-Catania-Palermo.

Il cantiere è stato avviato a “mani congiunte” dal vice presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani insieme all’amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane Luigi Ferraris, il commissario straordinario dell’opera Filippo Palazzo e l’amministratore delegato WeBuild Pietro Salini.

Questa non è solo un’opera infrastrutturale, ma un’opera d’arte – ha dichiarato Matteo Salvini – un’opera green, che porta lavoro vero in Sicilia e sconfigge la cultura della rassegnazione dei ‘Signor No’. Cosa c’è di più green di una galleria o di una stazione sotterranea? Con questo intervento stiamo portando in Sicilia nuovo opportunità, figlie della cultura del sì”.

La tratta Taormina-Fiumefreddo è considerata strategica per raggiungere più velocemente Messina e quindi accelerare la percorrenza verso quel “sogno” chiamato Ponte sullo Stretto, progetto rientrato di recente nei piani ministeriali. “Il Ponte costa meno di un anno di reddito di cittadinanza – ha ricordato il ministro Salvini – in futuro saranno i migliori costruttori a venire a vedere da noi come si realizzano opere simili”. Su questo è intervenuto anche l’ad di WeBuild, Pietro Salini: “La sfida stessa di collegare Calabria e Sicilia con il Ponte sullo Stretto di Messina è un cambio storico che dà ai giovani una prospettiva diversa. Siamo azienda di sistema del Paese, con la partecipazione statale tramite Cdp nel nostro capitale. Abbiamo già realizzato i più grandi ponti al mondo e mettiamo a disposizione la nostra esperienza per realizzare questo sogno di collegamento di un’importantissima regione”.

Il deficit infrastrutturale regionale è importante, non ne ha fatto mistero il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, evidenziando però una vicinanza inedita del Mit. “Ereditiamo una situazione pesante, una Sicilia abbandonata in tema di trasporti, ma non credo l’Isola abbia avuto al proprio fianco un ministro dei Trasporti come Matteo Salvini – ha spiegato il presidente della Regione -. I siciliani sappiano di poter contare su di lui. Oggi iniziamo un solo cantiere, ma strategico, e su cui la Regione vigilerà. Il passato ci porta a essere rigidi sul rispetto dei tempi. Il nostro sarà un controllo costruttivo, non sanzionatorio nei confronti delle aziende incaricate a realizzare l’opera”. Per l’amministratore di Fs, Luigi Ferraris, l’infrastruttura creerà le “le condizioni per aumentare il numero e la frequenza delle corse e per sviluppare un servizio capace di assicurare la regolarità e la puntualità dei treni passeggeri e merci”.

La Messina-Catania-Palermo sarà parte integrante del Corridoio Scandinavo Mediterraneo che parte dal valico del Brennero e collega Trento, Verona, Bologna, Firenze, Livorno e Roma con i principali centri urbani del Sud come Napoli, Bari, Catanzaro sino ad arrivare appunto a Messina e Palermo. Il progetto vedrà impegnate a regime oltre 7 mila persone, tra ingegneri, tecnici e operai.

Sebbene il nuovo collegamento Palermo-Catania permetterà di ridurre i tempi di percorrenza attuali di circa 60 minuti, collegando le due città in 2 ore, rispetto alle 3 attuali, non si può non sottolineare come altri collegamenti con distanze simili, come la Roma-Napoli e la Milano-Bologna, siano “coperti” in appena un’ora.