Cronaca

Festino hard a casa del prete, amico in overdose di viagra: si dimette il vescovo

Una storia che con la fede ha poco a che fare è avvenuta in Polonia. Monsignor Grzegorz Kaszak è al centro di uno scandalo dopo che un amico di un prete si è sentito male per overdose di viagra dopo un festino hard in casa del parroco avvenuto il mese scorso. Papa Francesco ha accettato le dimissioni da parte del vertice della diocesi di Sosnowiec. La notizia è stata comunicata dalla Nunziatura apostolica. “Il Santo Padre Francesco ha accettato le dimissioni di Mons. Grzegorz Kaszak da Vescovo di Sosnowiec”. Inoltre “Mons. Adrian Galbas di Katowice è stato nominato amministratore apostolico della diocesi vacante di Sosnowiec” ritenuta sede vacante fino a nuovo incarico.

I fatti avvenuti in agosto

Kaszak, reggente della diocesi dal 2009, aveva condannato i fatti e varato una commissione di inchiesta interna. Nello specifico alla fine di agosto i soccorsi sono intervenuti a casa di un prete scoprendo che l’uomo aveva organizzato un festino hard all’interno di un edificio appartenente alla parrocchia della Beata Vergine Maria degli Angeli di Dąbrowa Górnicza di cui era parroco. A settembre la stampa ha appreso la notizia. I soccorritori tra l’altro erano stati chiamati da uno dei partecipanti e il prete avrebbe cercato di non farli entrare. I sanitari, infatti, pare che abbiano chiamato la polizia e sia stato riscontrato l’avvio della relativa indagine per omissione di soccorso.

Nota della curia di ottobre dopo la commissione d’inchiesta

Il prete è stato estromesso da tutte le funzioni e incarichi ricoperti. “I fatti accertati dalla Commissione sulla base delle testimonianze delle persone intervistate hanno permesso di concludere che padre Tomasz Z., insieme ad altri due laici, ha commesso una gravissima violazione delle norme morali, alla quale la Chiesa non acconsente e condanna fortemente. La condotta di padre Tomasz Z. ha violato gravemente gli obblighi derivanti dallo stato clericale, il che può essere considerato un crimine ai sensi del diritto canonico”.