È una piccola invasione quella che sta già avvenendo nei borghi siciliani dove ieri si è aperto il festival Borghi dei Tesori. I visitatori sono giunti con ogni mezzo per poter approfittare delle aperture di 250 siti normalmente non visibili, ma anche per partecipare a esperienze, laboratori, concerti, degustazioni.
Nessun borgo è rimasto vuoto, ciascuno ha ricevuto le sue visite, dalle Madonie ai Nebrodi, dai paesini di montagna a quelli affacciati sul mare, dalle visite all’ex set di Nuovo Cinema Paradiso di Palazzo Adriano, nel palermitano, (dove le guide era le comparse di trent’anni fa)alla banda del paese che suona a Mirto alle straordinarie Rocche dell’Argimusco di Montalbano Elicona, nel Messinese: ma sono soltanto alcuni esempi tra le cento esperienze e passeggiate in programma.
Tantissimi visitatori accolti ovunque da una squadra entusiasta di giovani e giovanissimi pronti a smarcare i coupon spiegare, accompagnare: chi è corso sulle orme delle nobildonne (l’Infantilora unisce affettuosamente Contessa Entellina e Giuliana, nel Palermitano), ha sbirciato gli stemmi, è entrato nei conventi; chi ha preferito immergersi nella natura e partecipare alle escursioni, o ha voluto mettersi alla prova scendendo nelle grotte, ha cercato le cascate o è salito sulle rupi e chi si è accontentato di un tramonto di fuoco sul fortino arabo di Mazzallakkar che emerge dal lago Arancio a Sambuca di Sicilia con un calice di vino in mano.
Esaurite in poche ore alcune delle visite alle aziende del progetto satellite Terre dei Tesori, molto frequentati i laboratori. Senza contare le chiese sconosciute, il mulino con l’antica macina a pietra, la centrale idroelettrica, la miniera dimenticata. Oggi si continua dalle 16 alle 22. I borghi sono 56, spalmati su otto province; il prossimo weekend | 4 e 5 settembre si aggiungeranno Pollina e Blufi.