È accusato di omicidio il giovane di 26 anni, Giosuè Fogliani che ha ucciso la madre Caterina Pappalardo di 62 anni al culmine di un violento litigio. Un matricidio avvenuto nell’abitazione di famiglia in via Cesare Battisti a Messina dove il giovane, da qualche mese, viveva da solo.
La madre, infatti, si era trasferita in un’altra casa a Mili Marina. La donna è stata massacrata con parecchie coltellate, una trentina ne sono state contate nella prima ricognizione del cadavere. Ieri la Procura ha conferito l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia. L’esame medico legale potrà fornire agli investigatori risposte più certe sulla dinamica dell’omicidio, chiarirà anche quante coltellate ha ricevuto la donna e molto probabilmente anche quelle che hanno provocato il decesso.
Sempre oggi si potrebbe svolgere davanti al gip l’interrogatorio del giovane che è stato arrestato in flagranza per omicidio. Il giovane è assistito dall’avvocato Daniele Straface che sta valutando la richiesta di una perizia psichiatrica. Nel frattempo proseguono gli accertamenti degli investigatori della Squadra Mobile, per chiarire il movente dell’omicidio ma anche per ricostruire i rapporti tra madre e figlio. Nel lungo confronto con gli investigatori, il giovane ha risposto alle domande ricostruendo quanto accaduto. Il giovane aveva chiesto alla madre di preparargli il pranzo ma poi era sorta una discussione che si è trasformata in una violenta lite.
Alla base, secondo quanto emerso finora, ci sarebbe stata una richiesta di denaro che la donna non aveva intenzione di esaudire. Un rifiuto che ha scatenato una violenta reazione, culminata con l’aggressione con lo spray urticante e poi con le coltellate che l’hanno massacrata, lasciandola sul pavimento in un lago di sangue dove poi è stata ritrovata dai poliziotti.
Il giovane, a quanto pare non lavorava, era la madre che viveva con la pensione di reversibilità del marito, ad occuparsi di lui. Come hanno raccontato sia i vicini che le tante persone che la conoscevano spesso Caterina Pappalardo tornava nell’appartamento per mettere in ordine e per rifornire di cibo frigo e dispensa.