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Omicidio Giulia Cecchettin, “Filippo Turetta, ragazzo modello”: indignazione sul web

Filippo Turetta ragazzo modello”: è il nome di una pagina Facebook, con poco più di 250 follower, per difendere il giovane accusato del brutale omicidio di Giulia Cecchettin, l’ennesimo femminicidio che si è consumato a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Proseguono le indagini, che vedono il giovane studente indagato per omicidio volontario. La vittima, 22 anni appena, era vicina alla laurea in Ingegneria Biomedica.

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“Filippo Turetta” e le pagine di difesa dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin

Su Facebook, l’incredibile pagina che nasce per difendere l’indagato – rintracciato in Germania e in attesa di essere estradato in Italia, dove potrà difendersi e affrontare il processo a suo carico – scrive nella sua descrizione: “Pagina per confutare le illazioni su un bravo ragazzo vittima del pressappochismo dei media“.

Filippo Turetta, pagina Facebook che difende il presunto assassino di Giulia Cecchettin

Nei vari post della pagina si vedono commenti che difendono il presunto assassino, definendolo un “ragazzo modello” e dipingendolo come qualcuno che non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere. Si citano anche casi precedenti di cronaca che hanno fatto molto discutere l’opinione pubblica, come quello di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, accusati dell’omicidio di Meredith Kercher nel 2007.

“Ci permettiamo di suggerire a Filippo di NON acconsentire all’estradizione immediata entro 10 giorni e di trovarsi un avvocato VERO in Germania”, si legge in uno dei post. In un Paese sconvolto dall’omicidio di Giulia Cecchettin, l’esistenza di questa pagina ha suscitato orrore e scalpore. In tanti avrebbero già effettuato delle segnalazioni a Facebook chiedendone la rimozione.

L’inchiesta

La famiglia di Giulia Cecchettin, adesso, chiede solo la verità sull’omicidio. E l’intervento diretto del Governo contro casi di violenza frutto anche di una cultura ancora profondamente patriarcale e di persone non più capaci di accettare rifiuti, fallimenti, limiti di alcun tipo.

Sul caso indaga la Procura di Venezia, che in una nota ha specificato che tutti gli accertamenti sull’accaduto – compresa l’autopsia sul corpo della vittima – prevedono “la necessaria partecipazione” di Filippo Turetta, che avrà quindi l’occasione di raccontare la sua versione dei fatti. L’indagato non sarebbe ancora stato interrogato.