Il Comando Generale della Guardia di Finanza, a partire dal marzo 2022, è entrato in azione contro il caro carburanti, implementando il sistema di vigilanza degli impianti di distribuzione stradale di carburante e dei depositi commerciali.
Ecco il bilancio delle attività e le azioni di vigilanza delle Fiamme Gialle contro i rincari, che tornano a far discutere ancora una volta in Italia. Ne parlano tutti e l’argomento sarà anche oggetto di un vertice che si terrà il 10 gennaio tra la premier Giorgia Meloni, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il comandante nazionale della Finanza, il Generale Giuseppe Zafarana. L’obiettivo, naturalmente, sarà quello di mettere in campo azioni per contrastare eventuali speculazioni sul caro carburante.
In particolare, la Finanza rivolge la propria attenzione alla:
a. dinamica dell’andamento dei prezzi nella fase di variazione delle aliquote di accisa;
b. necessità di riscontrare la regolare comunicazione dei prezzi applicati per tipologia di carburante al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), nonché la corretta esposizione al pubblico dei prezzi dei prodotti commercializzati e la corrispondenza con quelli effettivamente praticati.
Nel corso del 2022, sono stati eseguiti 5.187 interventi nell’ambito di un piano nazionale denominato “Prezzi Carburanti”. Le violazioni contestate sui prezzi di gas e diesel sono state 2.809. Di tali violazioni, 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al Ministero.
Dato il ripristino delle ordinarie aliquote accise e dell’intensificazione del traffico veicolare (soprattutto in periodi di festa), nel 2023 la Guardia di Finanza eseguirà un nuovo piano di contrasto al caro carburanti. L’operazione vedrà il coinvolgimento degli oltre 660 Reparti operativi del Corpo e il costante supporto dei Reparti Speciali.
Le Fiamme Gialle agiranno lungo tre direttrici:
a. attività di “vigilanza prezzi” che hanno visto il coinvolgimento di tutti i Reparti del Corpo;
b. sorveglianza dei prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato (A.G.C.M.), per contrastare eventuali violazioni e speculazioni;
c. infine, interlocuzioni con l’Autorità giudiziaria.
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