Economia

Un Fondo per famiglie numerose e in difficoltà: a chi andranno i contributi

Una norma per aiutare le famiglie maggiormente in difficoltà. È uno dei provvedimenti contenuti nella legge di stabilità approvata venerdì a Sala d’Ercole. Una Finanziaria che, insieme a tanti micro-interventi dal sapore elettorale, contiene anche qualche stanziamento rivolto a cittadini e imprese. Con questo articolo, diamo il via al viaggio del Qds.it tra le norme della Finanziaria e proviamo a entrare maggiormente nel dettaglio degli articoli e dei commi approvati. Partiamo da qui, da quello che è stato denominato, anche nel testo della legge, il “Fondo Famiglia

Cosa prevede la norma

La norma è stata fortemente voluta dal Pd, visto che il primo firmatario è il depurato Nello Dipasquale. L’articolo approvato porta il titolo “Istituzione del Fondo Famiglia” e prevede una dotazione di 10 milioni a carico del Fondo sociale europeo. Il Fondo farà capo al Dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali.

A chi è rivolta

Il fondo erogherà risorse per le famiglie numerose destinando mille euro all’anno ai nuclei con più di tre figli e duecento euro in più per ogni figlio oltre il terzo nato nel corso del 2023. Altro contributo, da cinquemila euro una tantum, sarà destinato invece alle famiglie che hanno subito sfratti esecutivi. Occorrerà per entrambi i casi rispettare un criterio di Isee che dovrà essere non superiore a diecimila euro.

Gli assegni sono cumulabili

La norma approvata non prevede incompatibilità con altri tipi di sussidi. I contributi infatti sono cumulabili ad altre forme di sostegno al reddito e sono anche cumulabili tra loro. Questo significa per fare un esempio, che una famiglia con quattro figli che ha ricevuto uno sfratto esecutivo, può ricevere contemporaneamente il contributo destinato alle famiglie con almeno tre figli (100 euro), a quello destinato ai figli oltre il terzo (altri 200 euro) e in più il contributo destinato alle famiglie sotto sfratto (5 mila euro per le spese da sostenere).

Tempi e modalità

Le modalità di accesso al contributo saranno definite entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Finanziaria. Il contributo, invece, dovrà essere erogato non oltre i 60 giorni dalla presentazione della richiesta da parte della famiglia bisognosa.

La soddisfazione del Pd

Il Partito democratico all’Ars ha brindato all’approvazione di questa norma, molto voluta, “alla fine di una importante battaglia parlamentare”, ha ricordato il capogruppo a Sala d’Ercole, Michele Catanzaro. Il primo firmatario della norma, Nello Dipasquale, si è detto “orgoglioso” per l’approvazione della misura.