“Riccardino” non diventerà fiction: l’ultimo romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato postumo, non farà parte della lunga serie di episodi de “Il commissario Montalbano”. La Rai non ha previsto alcuna programmazione, e “Il metodo Catalanotti”, sarà quindi ultimo episodio inedito che andrà in onda in tv a marzo 2021. In onda da più di vent’anni, Il Commissario Montalbano è stato capace di catturare l’attenzione di milioni di spettatori anche se mandato in onda in replica.
E la Sicilia, non digerisce bene la notizia. Una Regione che deve tantissimo al Commissario. Dal 1999, anno in cui è stato messo in onda il primo episodio di Montalbano, l’incremento turistico nell’area del sud est siciliano è raddoppiato passando dai 500-600 mila turisti l’anno ad 1 milione. E sono migliaia i visitatori che negli ultimi anni hanno voluto vedere i set realizzati per la fiction del commissariato Montalbano nella città di Noto.
CURIOSITA’, LE LOCATION DEL COMMISSARIO A NOTO
L’imponente Palazzo Di Lorenzo di Castelliccio appare nell’episodio “Gita a Tindari” e vede il commissario suonare al citofono.
In “Tocco d’artista” lo studio del notaio è ambientato nello splendido Palazzo Nicolaci. Di fronte alla Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata Montalbano incrocia e ferma una signora.
In vari episodi Noto è anche rappresentata dal carcere di Vigata, ambientato presso l’ex Monastero di San Tommaso. In un paio di episodi, oltre al Palazzo Nicolaci e all’omonima strada in salita, è stato immortalato, a far da esclusivo fondale, il prospetto della Chiesa di Montevergini, ma anche altre location, sparse tra il centro storico e la Noto alta. Ad esempio il terrazzino del Café Amarcord, alla destra di Palazzo Ducezio, dove Montalbano prende un caffé.
Nel mese di maggio del 2015, finalmente, è venuto il turno della Loggia del mercato di Palazzo Nicolaci, che è stata selezionata dal regista, Alberto Sironi, per ambientare alcune scene delle due nuove puntate della popolare serie, tratte dai romanzi intitolati “Un covo di vipere” del 2013 e “La piramide di fango” del 2014.
Il comune netino, insieme a tante altre città siciliane, è sempre più identificato con la Vigata di Andrea Camilleri divenuta realtà nelle puntate televisive e in questo senso è cresciuta la percezione della città come destinazione “cineturistica”.
“È impensabile e oltremodo irriverente nei confronti del grande Maestro Camilleri, non realizzare l’ultima e definitiva puntata della sua straordinaria serie “Il Commissario Montalbano”. Dobbiamo unire tutte le forze e metterci al servizio di questo ultimo fondamentale episodio della fiction televisiva che così si concederà definitivamente dal suo affezionato pubblico internazionale – cosi ha dichiarato il sindaco netino Corrado Bonfanti -. “Riccardino” l’ultimo romanzo noir, quanto meno nella sua revisione finale, del Maestro Camilleri deve rappresentare l’ultimo atteso omaggio ad un gigante della letteratura mondiale, nostro conterraneo – ancora il sindaco di Noto -. Il Sud Est siciliano, Il Val di Noto, non può assistere inerme a questa “indecisione” generale e farsi promotore e protagonista di questo grande atto d’amore per il Maestro, per la Sicilia e per milioni di ammiratori e estimatori di storie ed intrecci tutti siciliani che si sviluppano tra i nostri palazzi, le nostre vie e i nostri monumenti”.
“Luca Zingaretti e la Palomar, dell’amico Carlo Degli Esposti, devono trovare in noi amministratori del Sud Est tutta la disponibilità e l’entusiasmo per rendere possibile questo significativo e irrinunciabile gesto d’amore e di riconoscenza della nostra terra. Sono convinto che la regione Siciliana con in testa il nostro Presidente Musumeci, innamorato della cultura e della Sicilia, sarà della partita – ha concluso Bonfanti -. Nessun protagonismo ma condivisione e spirito di squadra, con la stessa tenacia e determinazione che il Commissario Moltalbano ha sempre evidenziato nelle sue risolutive indagini”.
Marco Panasia