Aumenta il pressing dei partiti per un rinvio di tutti i pagamenti delle somme sospese a causa del Covid ed in scadenza il 30 novembre. La richiesta è di fare slittare i pagamenti all’anno prossimo. Ma da fonti governative giungono notizie secondo le quali un rinvio così lungo sarebbe incompatibile con le risorse stanziate per quest’anno. Si potrebbe, caso mai, arrivare ad un rinvio a fine anno. Un solo mese di tempo in più, quindi. Pochissimo, ma meglio di niente.
Nel frattempo si lavora sulla riforma tributaria, principalmente sulla riduzione dell’Irpef e dell’Irap. Una manovra, quest’ultima, che da sola assorbirebbe completamente la dotazione di otto miliardi di quest’anno e che, per questo motivo, non consentirebbe nessun altro intervento, nemmeno quello tanto atteso sull’Irap.
Resterebbe pure fuori la rimodulazione delle detrazioni fiscali. Insomma siano di fronte ad una coperta troppo corta che impone necessariamente di trovare un punto di equilibrio tra la riduzione del cuneo fiscale, la revisione dell’attuale sistema delle detrazioni ed almeno un riduzione dell’Irap. Un equilibrio che, comunque, consenta di non sforare il tetto di otto miliardi che ci sono a disposizione nel bilancio di quest’anno. Intanto incombono sui contribuenti italiani non solo i versamenti di fine novembre, non solo gli altri versamenti di fine anno, ma anche 62 adempimenti fiscali, diluiti nell’arco di una settimana, che indicono molti partiti politici a sollecitare il Governo un intervento urgentissimo.