Tutelare e valorizzare l’arte e, nel frattempo, raccogliere la sfida di Antonio Presti. In particolare dopo le vicende che hanno visto protagonista il mecenate siciliano e la sua “creatura” Atelier sul mare. L’albergo-museo, è stato infatti chiuso dopo un controllo deiu Nas che hanno segnalato alcune regolarità. Per sanare le quali, Presti avrebbe dovuto sborsare una ingente somma.
Troppo denaro per il promotore della bellezza che, inizialmente, aveva deciso di chiudere i battenti della struttura a Castel di Tusa. Salvo poi cambiare idea, spinto dall’affetto che in tanti gli hanno dimostrato e dal sostegno concreto, arrivato con una raccolta fondi a lui dedicata. “Se aprirà o meno ancora non lo so, sono troppo ferito da quel che è successo. Non meritavo quel che è accaduto, ma penso l’argomento sia chiuso. Stiamo aprendo la Scia” – affermava ad agosto al Qds.
Non solo l’albergo. L’interesse di Presti è valorizzare soprattutto Fiumara d’arte, il museo a cielo aperto realizzato proprio a Tusa. Sculture, istallazioni, land art: il luogo molto suggestivo versa infatti in stato di abbandono. “Con la Regione stiamo valutando il discorso della Fiumara d’Arte, che è in totale abbandono – spiegava ancora il maestro Presti -. Il mio ragionamento prima degli ultimi mesi non era sul presente, ma su come lasciare il patrimonio della Fiumara al futuro. Se il problema con Atelier è servito a stimolare questa prospettiva, se vorrà essere il presidente Schifani assieme ai suoi assessori ad aiutarci, che ben venga”.
Pronta la risposta di Schifani che stamani ha incontrato Presti, confortandolo relativamente alla vicinanza della Regione. “Il mio governo ha l’interesse di tutelare, valorizzare e promuovere le opere d’arte presenti all’interno della Fiumara d’arte e per questo motivo siamo pronti ad avviare un percorso giuridico-amministrativo facendo fino in fondo la nostra parte” – ha dichiarato Schifani. Quello di oggi – ha aggiunto – è il primo incontro e nei prossimi giorni ne seguiranno altri per arrivare, auspichiamo, il più velocemente possibile a una soluzione condivisa che serva a rendere più fruibile un grande patrimonio culturale che rappresenta un’attrazione in tutto il mondo”. Alla riunione erano presenti anche l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Scarpinato, con il dirigente generale del dipartimento Mario La Rocca; e il capo di gabinetto dell’assessorato regionale del Turismo Daniela Segreto, con il dirigente generale del dipartimento Mariella Antinoro.