PALERMO – Un bando che non riesce a destare interesse nelle imprese siciliane, quello del Bonus energia. Tanto che, dopo una prima modifica apportata a febbraio a favore degli imprenditori, abbassando il limite dell’aumento minimo dei costi dell’energia da 5 mila a 3 mila euro, si è cercato nuovamente di rendere l’avviso più allettante, allargando le maglie e aumentando i massimali di finanziamento erogabili. Dopo l’annuncio ora il governo regionale mette tutto nero su bianco. Chi ne farà richiesta, si vedrà riconosciute le maggiori spese energetiche sostenute nella misura massima del 100%, piuttosto che il 30% indicato nella forma iniziale del bando.
Ancora, è stato previsto l’innalzamento della soglia massima da 20 a 200 mila euro. Si rimane in attesa di vedere se le nuove condizioni soddisferanno le imprese isolane, visto che sino ad oggi, dei 150 milioni messi a disposizione, soltanto 20 ne sono stati impegnati sulla base delle poche domande inoltrate. È stato quindi prorogato il termine per la presentazione delle domande, con decreto dell’assessorato regionale delle attività produttive. Per richiedere il contributo, che rientra nel piano “RePowerEU” per la ripresa e la resilienza rispetto alle ripercussioni sociali ed economiche della crisi dovuta alla pandemia Covid-19, ci sarà tempo fino al 26 giugno alle ore 12.
Rimangono valide le istanze delle imprese che hanno già presentato domanda sul portale https://sportelloincentivi.regione.sicilia.it, che non dovranno quindi ripresentare né modificare nulla. I beneficiari del contributo saranno i settori agricoltura, silvicultura e pesca, che interessano oltre 83 mila imprese attive, e ancora estrazione di minerali da cave e miniere, attività manifatturiere, costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, alcuni settori dediti al trasporto e magazzinaggio, attività di servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, istruzione, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento e altre attività di servizi, a cui si aggiungono anche le attività sanitarie e di assistenza sociale.
Si tratta di un totale di 351.491 aziende attive nell’Isola, che rappresentano una buona parte dell’intera economia isolana, che ha di certo risentito dell’aumento esoso dei costi energetici. La cifra sarà calcolata sull’aumento (rispetto alle tariffe 2021) del costo energetico (gas o elettrico o entrambi) riferito al periodo dal primo febbraio 2022 alla data dell’ultima fattura di fornitura disponibile.
Le fatture devono essere emesse nei confronti dell’impresa che partecipa alla procedura (non sono utilizzabili utenze personali o di altri soggetti giuridici) e riferite ad una o più sedi operative ubicate in Sicilia. In caso di impresa con più sedi operative in Sicilia, l’impresa presenterà un’unica domanda dichiarando i consumi fino ad un massimo di tre sedi. Gli aiuti sono concessi all’interno del quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito del conflitto Russia – Ucraina, sostenuto dall’Ue.
In fase di valutazione, allo scopo di dare priorità alle imprese maggiormente danneggiate dal nuovo scenario internazionale, si procederà ad ordinare in graduatoria le domande pervenute sulla base della maggiore incidenza percentuale dell’aumento del costo dell’energia sostenuto dalle imprese nel periodo successivo al primo febbraio 2022 e fino al 31 dicembre 2022. L’erogazione del finanziamento avverrà in unica soluzione mediante accredito sul conto corrente bancario e/o postale (Iban) indicato nella domanda di agevolazione.