Sanità

Da San Giuseppe Jato a Gratteri, nuovi focolai Covid in Sicilia

C’è la zona bianca in Sicilia, ma non è ancora finita. Lo hanno detto in tutte le salse tutti gli esperti e i politici, dal presidente della Regione Nello Musumeci in giù: mantenere alta l’attenzione.

E ci sono alcuni nuovi focolai che fanno preoccupare. Niente a che vedere con i numeri dell’autunno-inverno, ma è sempre un campanello d’allarme.

DOVE SONO I FOCOLAI

“Abbiamo riscontrato dei focolai in giro per la Sicilia, anche nel nostro territorio – spiega il primario del Covid Hospital di Partinico, Vincenzo Provenzano – Come a San Giuseppe Jato, anche se i numeri sono inferiori a quelli di prima. Anche a Gratteri e a Valledolmo c’è stato qualche contagio. Questo vuol dire che si sta abbassando già troppo la guardia e non va bene. Si continua a parlare di varianti ma troppo poco di prevenzione, e questo non va bene.

I NUMERI IN SICILIA

Ieri in Sicilia ci sono stati 158 i nuovi positivi, con la Regione che si conferma anche al primo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono 6 e il totale dei morti è 5.951. Il numero degli attuali positivi è di 4.908 con una diminuzione di 301 casi. I guariti sono 453.

Negli ospedali i pazienti Covid ricoverati sono 231, venti in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 25, esattamente come ieri. La distribuzione di casi registrati per province vede singolarmente la provincia di Agrigento in testa con 34, seguono Enna con 27, Catania con 23, Palermo e Caltanissetta con 21, Siracusa e Ragusa con 13, Trapani 5, e Messina 1.

La situazione in Sicilia, in zona bianca come tutte le altre regioni a eccezione della Val d’Aosta, resta dunque di massima attenzione.

Tanto che si sta accelerando sulla campagna di vaccinazione “che va bene e andrà meglio con l’arrivo di una copiosa dose di Pfizer”, come ha assicurato il presidente della Regione, Nello Musumeci nel corso della presentazione del nuovo ospedale Ismett 2, “modello unico di eccellenza per l’intero bacino del Mediterraneo. Il Governatore prevede una caduta di contagi a luglio e agosto. “Entro la fine dell’estate – ha detto – contiamo di raggiungere l’immunità di gregge per circa l’80 per cento della popolazione”. Musumeci ha poi sottolineato che i centri vaccinali stanno assicurando un alto numero di somministrazioni.