PALERMO – Sono 107 le consulte giovanili e femminili che saranno finanziate in Sicilia con i 291 mila euro messi a disposizione dalla legge regionale numero 3 del 31 gennaio 2024. I fondi sono ripartiti equamente, per cui ogni Comune riceverà 2.719,60 euro. Il nuovo elenco va a sostituire il precedente del 14 maggio, in quanto si è verificato un errore materiale causato dall’eccessivo numero di istanze pervenute al dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali.
Proprio in quei giorni è stato effettuato un aggiornamento dei sistemi operativi per cui alcune istanze inviate via posta elettronica certificata, contenenti la documentazione richiesta per l’accesso al contributo, sono sfuggite alla protocollazione, causando l’esclusione di alcuni Comuni dall’elenco di riparto. Sul totale, 17 sono gli organismi femminili finanziati. Grande la soddisfazione di Mario Giambona, vicecapogruppo del Pd all’Ars: “È questo un importante traguardo conseguito a seguito dell’emendamento a mia prima firma al collegato alla Legge di Stabilità. Con questi fondi – ha continuato Giambona – si realizzeranno attività in ogni angolo dell’isola. Le nostre comunità avranno modo di concretizzare molti progetti con tematiche di ampio spessore, che spaziano fra arte, cultura, sviluppo sostenibile, tecnologia, sport, ripresa del territorio, sociale, musica. L’obiettivo rimane – ha concluso Giambona – aumentare la partecipazione attiva dei giovani e delle donne, per una vita pubblica consapevole delle cittadine e dei cittadini nella nostra terra!”.
Soddisfatto anche Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia cristiana, fautore a più riprese della partecipazione dei giovani alla vita politica attiva anche con la recente approvazione della legge sull’istituzione dei Consigli comunali dei ragazzi, da lui fortemente voluta: “Continuiamo nella nostra missione di avvicinare sempre di più le generazioni del futuro alla vita attiva della società civile. Le consulte rappresentano un punto di riferimento e di informazione sulle diverse tematiche giovanili, come la scuola, l’università, il mondo del lavoro, la cultura, lo sport, il tempo libero e le politiche sociali”.
La consulta giovanile è un organismo consultivo dell’amministrazione comunale, integra e arricchisce le proposte degli organi del Comune con l’apporto delle sue competenze specifiche. A tale fine può esprimere pareri, rilievi, raccomandazioni e proposte, non vincolanti, anche di propria iniziativa, relativamente agli atti dell’amministrazione comunale e all’attività dei servizi inerenti le tematiche giovanili. Ancora, la consulta raccoglie e comunica all’amministrazione bisogni e istanze dei giovani del territorio, e stimola la partecipazione attiva dei giovani in progetti e iniziative per valorizzare il territorio. Promuove così l’implementazione del modello di amministrazione condivisa, attraverso l’uso dei patti di collaborazione, per favorire l’attivazione dei giovani in azioni di cura dei beni comuni della città. La consulta femminile, invece, è un organismo rappresentativo delle diverse forse e associazioni femminili.
La consulta è composta dalle rappresentanti dei partiti e movimenti politici, dei sindacati e delle associazioni femminili presenti nel territorio. I suoi obiettivi primari sono quelli di sollecitare una più consapevole partecipazione della donna alle decisioni che riguardano la collettività e alla risoluzione dei difficili problemi della società in tutti i suoi molteplici aspetti e di realizzare, attraverso iniziative di vario genere, per il pieno inserimento della donna nella vita sociale, economica e politica.