Il 14 dicembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto n. 296 del Ministero dello Sviluppo Economico che delineai soggetti interessati e le modalità con cui il Fondo Impresa Donna richiesto dall’Europa e, in particolare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in cui rientra, verrà erogato. Si rimane in attesa invece, delle istruzioni operative che chiariscono le modalità con cui accedere ai nuovi strumenti ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati.
Con l’articolo 3, il Governo mette in campo una dotazione pari a 40 milioni di euro per per il biennio 2021- 2022 oltre ai 400 milioni di euro previsti dal Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i cui obiettivi sono, tra l’altro un incremento- in punti percentuali- dell’occupazione femminile sia in termini di assunzioni sia in termini di sviluppo del tessuto imprenditoriale. Gli importi, in prima istanza, sono circa ripartiti in 34 milioni di euro per la nascita delle imprese femminili e per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese e 6 milioni di euro per le azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile.
Il Mise è intervenuto sui requisiti necessari per accedere ai fondi, con il preciso obiettivo di incentivare l’incremento compagine femminile all’interno delle imprese. In particolare, i fondi saranno riservati:
Oltre ad individuare i requisiti circa la composizione societaria, sono richiesti requisiti:
Per quanto concerne invece l’avvio di una nuova impresa femminile, è previsto l’accesso a contributi a fondo perduto volti alla copertura di una parte delle spese ammissibili come, a puro scopo esemplificativo, immobilizzazioni materiali, immobilizzazioni immateriali, servizi in cloud, personale dipendente, esigenze di capitale circolante per il pagamento di materie prime servizi e tutto ciò che concerne lo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa.
Per ottenere i benefici sarà necessario iniziare le attività entro 24 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.
Anche le lavoratrici autonome potranno accedere al beneficio purché esse siano in possesso unicamente della partita Iva, aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione,
I benefici saranno in parte a fondo perduto e in parte erogati tramite finanziamenti agevolati di durata massima di otto anni a tasso zero.
L’accesso agli incentivi del Fondo Impresa Donna segue una procedura valutativa a sportello e le richieste dovranno essere inviate tramite la procedura online che sarà attiva sul portale Invitalia.