ROMA – La depressione è oggi più che mai un’emergenza sanitaria e sociale: viene considerata la prima causa di disabilità a livello globale e – secondo molte stime – la pandemia di Covid-19 ne sta ulteriormente incrementando l’incidenza, anche a causa della crisi sanitaria ed economica in atto.
Non solo è un disturbo ampiamente diffuso e in crescita, ma è anche una delle principali cause di invalidità temporanea e permanente: in Italia la prevalenza dei sintomi depressivi è del 6 per cento nella popolazione adulta, pari a circa 3,5 milioni di pazienti di cui 1,3 milioni con un disturbo depressivo maggiore, con un rapporto donna: uomo di 2:1. Inoltre, le stime indicano che la pandemia ha provocato un aumento di cinque volte dei sintomi depressivi nel nostro Paese: quelli moderati sono quasi quadruplicati e i più gravi sono cresciuti di sette volte e mezzo.
“Quella che comunemente chiamiamo depressione include numerosi quadri che differiscono fra loro per caratteristiche sintomatologiche, durata, ricorrenza, risposta ai trattamenti e grado di severità. È più che mai indispensabile, quindi, diffondere una cultura condivisa fra le Istituzioni, gli operatori sanitari e la società civile per favorire il riconoscimento, la diagnosi e una corretta presa in carico dei pazienti con questa patologia”, spiega Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.
In questo contesto, Fondazione Onda ha ideato il progetto Stargate, che ha previsto l’organizzazione di un tavolo tecnico che ha prodotto il documento “Raccomandazioni nazionali per la presa in carico del paziente con depressione”. Le raccomandazioni verranno poi declinate a livello regionale per recepire le istanze dei territori.
Tre gli asset principali emersi: educazione e formazione come presupposto imprescindibile per la conoscenza della patologia; prevenzione per consentire un ricorso precoce e appropriato a diagnosi e supporto medico; cura con una rete nazionale per un accesso a servizi e opportunità di trattamento opportunamente diversificate.
Hanno contribuito alla stesura del documento i seguenti enti: Cittadinanzattiva, Fondazione Progetto Itaca, Società Italiana di Health Technology Assessment (Sihta), Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo), Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), Società Italiana di Neuropsicofarmacologia (Sinpf), Società Italiana di Psichiatria (Sip), Sip Giovani, Società Italiana di Psichiatria Sociale (Sips), Società Italiana di Scienze Infermieristiche in Salute Mentale (Sisism), Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) con il contributo incondizionato di Janssen, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson.
“La depressione è la prima causa di disabilità nel mondo – commenta Rossana Boldi, Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati -. Con la pandemia da Covid-19, questa patologia ha coinvolto pesantemente purtroppo anche gli adolescenti, e si calcola che i pazienti che presentano sintomi di depressione, dai più lievi ai più pesanti, siano almeno quintuplicati, a causa dell’isolamento, della paura di contrarre il virus, del dolore per la perdita di un congiunto, della fatica a metabolizzare e superare le conseguenze della malattia per chi l’ha contratta e dell’impoverimento prodotto dalla crisi economica. Il Parlamento non può rimanere inerte”.
“Ecco perché – prosegue – la Mozione elaborata in collaborazione con Onda, presentata a mia prima firma e approvata all’unanimità nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati, che si propone di accendere un faro su questi pazienti, risulta essere attualissima. Sono indispensabili maggiori investimenti economici per potenziare la rete dei servizi territoriali e specialistici, incrementare la ricerca e facilitare l’accesso alle cure su tutto il territorio italiano”.
“È indispensabile – conclude – sensibilizzare maggiormente tutti su questa patologia. Un concetto deve essere chiaro, la depressione si può prevenire, diagnosticare, intercettare per tempo e naturalmente curare”.