PALERMO – È stata pubblicata la graduatoria definitiva per il finanziamento dei contratti di formazione specialistica dell’area medico sanitaria in Sicilia. Quasi 4 milioni di euro, ripartiti tra le principali università siciliane per sostenere l’alta formazione e la specializzazione post laurea per quelle aree disciplinari a forte vocazione scientifico-tecnologica ovvero di maggiore rilievo rispetto ai fabbisogni.
Si tratta di 46 contratti, distribuiti tra le università di Catania, a cui vanno 10 contratti, quella di Messina, che conta 13 contratti, e quella di Palermo, a cui vanno i rimanenti 23 contratti.
In termini pratici, ai diversi atenei andranno cifre importanti, da spendere nelle tre annualità 2019/2020/2021: a Catania circa 800 mila euro, a Messina poco più di un milione, e due milioni a Palermo. Per il 2019, i tre atenei hanno a disposizione rispettivamente 220 mila, 312 mila e 578 mila euro.
Il 2020 sarà per il progetto l’anno più ricco: all’università catanese saranno messi a disposizione 337 mila euro, a quello messinese 468 mila euro, mentre a Palermo sarà possibile utilizzare 867 mila euro.
In tal modo, il governo regionale vuole contribuire al conseguimento di una crescita intelligente, per lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, attuando la Strategia Europa 2020 e le indicazioni di priorità d’intervento rivolte all’Italia già nel 2014.
L’avviso ha la finalità di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l’uguaglianza dei cittadini nell’accesso all’istruzione superiore e, in particolare, a consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi. In questo modo si vuole contribuire a rinforzare l’offerta dell’alta formazione, sostenendo i contratti di formazione specialistica delle scuole di specializzazione nell’area medico-sanitaria degli atenei presenti sul territorio regionale, in aggiunta ai contratti finanziati i con fondi ministeriali.
Le scuole, in coerenza con il fabbisogno di specialisti a livello nazionale e regionale, devono disporre di un numero complessivo di posti, per i quali sono accreditate, in grado di accogliere anche specializzandi da contrattualizzare.
Il percorso formativo specialistico, sulla base della attuale legislazione in materia, ha una durata di 4 o 5 anni a seconda della tipologia di specializzazione, durante i quali il medico specializzando impiega le ore contrattuali ad acquisire le competenze che la specialità richiede, oltre a svolgere le relative attività di ricerca. Il complesso di tali attività vengono svolte nell’ambito dei vari Dipartimenti dotati di un vasto numero di laboratori, sale e ambulatori in cui il medico in formazione può apprendere, di volta in volta, le opportune tecniche, la patologia, il rigore del metodo e la dominante conoscenza giuridica di numerosi casi.
L’attività degli specializzandi prevede una supervisione tutoriale, garantita dal personale medico strutturato nella scuola. La predisposizione della tesi di specializzazione si svolge lungo gli anni della formazione e nasce da una delle diverse attività di ricerca in cui lo specializzando si trova impegnato.
Per crescere, viene propugnata la collaborazione con le scuole di specializzazione di altre sedi nazionali o straniere, e si realizza mediante l’organizzazione di eventi formativi congiunti che prevedono lo svolgimento di seminari, di incontri monotematici, oltre che di percorsi dedicati, specifici di volta in volta per singolo specializzando, con eventuale integrazione formativa presso altre sedi specialistiche.