PALERMO – I corsi dedicati all’estetica e all’acconciatura protagonisti dell’Iefp siciliano. Ci risiamo: un trend che non mostra alcun segnale di cedimento, leggendo la graduatoria definitiva per il finanziamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale, IV annualità, in cui oltre la metà delle attività programmate e finanziate è legata al settore della cura del corpo. Sono state ammesse a finanziamento 177 proposte progettuali, divise tra le due linee A e B, per un totale di 238 percorsi formativi. Di questi, 161 sono dedicati a estetisti e parrucchieri.
La linea A, per il conseguimento del diploma professionale di tecnico e rivolto a chi ha già ottenuto la qualifica triennale di operatore, vede l’approvazione di 135 istanze, tra ordinario e duale, di cui 44 prevedono la certificazione per due diverse figure professionali. Si tratta quindi di un totale di 187 percorsi. Di questi, 131 sono rivolti ad allievi che vogliono diventare tecnici dell’acconciatura o dell’estetica. In particolare, 59 sono esclusivamente dedicati all’acconciatura, mentre altri 23 affiancano questo percorso ad un altro; per i trattamenti estetici, 25 sono i corsi esclusivi e 24 quelli in abbinamento ad altre attività formative, che possono essere anche molto lontane in quanto a settore lavorativo, come i riparatori di veicoli o i tecnici elettrici.
Su un totale di 42 proposte progettuali, la linea B permette di scegliere tra due percorsi di studio, per cui si giunge ad un totale di 51 attività didattiche disponibili. Di queste, ben 17 sono dedicate esclusivamente all’acconciatura, e 4 all’estetica a cui si aggiungono altri 9 nei corsi doppi, per un totale di 30 percorsi formativi dedicati al settore della cura del corpo.
Quella che sembrerebbe essere, quindi, l’intenzione della Regione, di spostare la formazione non scolastica su campi e settori che potrebbero avere maggiori sbocchi occupazionali, anche oggi rimane una chimera. Nell’elenco sono ben poche le altre figure che spiccano: circa 30 sono i percorsi per tecnico di cucina, meno di una decina i corsi per i tecnici di servizio sala e bar, e lo stesso vale per i tecnici elettrici.
L’avviso prevede una spesa di quasi 16 milioni di euro, di cui 8 milioni vanno a ricadere sull’esercizio finanziario 2023. Di questi, 6 milioni andranno a coprire il 50% del contributo concesso alle proposte progettuali finanziate dalla linea A; il resto, andrà a coprire il 50% del finanziamento per le istanze presentate e approvate nella linea B.
I corsi approvati e finanziati coinvolgeranno un numero di destinatari che oscilla da un minimo di 2.700 a un massimo di 4.500, tenendo conto di tutti gli allievi che hanno conseguito il titolo di qualifica triennale. A frequentare i corsi saranno allievi fino a 23 anni non compiuti entro il primo settembre 2023, tranne nel caso di percorsi avviati all’interno degli istituti penitenziari dove non c’è limite di età. Ogni corso potrà avere fra i 15 e i 27 allievi (al massimo due con disabilità per classe) e avrà una durata complessiva di 1.056 ore.
I corsi consentono di acquisire una qualifica professionale riconosciuta su tutto il territorio europeo e contemporaneamente di assolvere l’obbligo formativo. Si tratta di una particolare offerta di formazione, parallela alla scuola statale e di uguale valore. Il suo obiettivo è formare ragazzi che intendono inserirsi rapidamente nel mercato del lavoro e quindi, pur richiedendo impegno e costanza, si svolgono in modo molto diverso dalla scuola tradizionale. L’ente di formazione dovrà riconoscere agli allievi un premio finale di 300 euro da erogare dopo il conseguimento del diploma professionale, come incentivo al raggiungimento del successo formativo.