ROMA – Il fotovoltaico è da sempre considerato una tecnologia strategica e abbordabile, almeno fino a poco tempo fa, grazie anche alla presenza di una serie di incentivi e bonus per la sua implementazione. A causa del Covid e della guerra, la transizione ecologica e lo sviluppo delle energie rinnovabili rischiano di essere però rallentate. Il fotovoltaico, dunque, conviene davvero oggi?
La crisi energetica sta imponendo un rialzo vertiginoso dei prezzi in bolletta e la mancanza di materie prime e il loro rincaro rischiano di far diventare l’investimento nel fotovoltaico, che prima conveniva, troppo oneroso. Altroconsumo fornisce alcuni consigli per rendere questo investimento proficuo. Il progetto Resss (Rendiamo semplici le scelte più sostenibili), finanziato da Mise, ha proprio l’obiettivo di informare i consumatori su requisiti e modalità per la richiesta di Bonus, promuovendo l’accesso agli incentivi attuali messi a disposizione dal Governo.
Se si sceglie con attenzione, l’investimento in pannelli fotovoltaici si ripaga mediamente in 10 anni. In questa fase di crisi energetica, però, la spesa iniziale può essere più alta e ripagata in 15-20 anni. Fare diversi preventivi, se si sta valutando di installare un impianto fotovoltaico, è fondamentale per comparare i materiali proposti e per poter scegliere l’impianto che più si addice alle esigenze della vostra casa. Inoltre, naturalmente, questo permette di ridurre di molto i costi.
“Altroconsumo – spiega l’associazione in una nota – supporta, tramite questa indagine, il consumatore ad orientarsi nella scelta dei pannelli fotovoltaici e a capire se l’investimento effettuato può essere redditizio”.
La convenienza di questo tipo di fonte rinnovabile dipende dal consumo elettrico medio dell’abitazione e dal corretto dimensionamento dell’impianto. Inoltre, va considerato il meccanismo dello “scambio sul posto”, il sistema regolato dal Gse (Gestore dei servizi energetici), per compensare l’avanzo di energia elettrica prodotta da un impianto privato, che viene immesso nella rete nazionale perché non consumato. L’energia utilizzata attraverso il proprio impianto durante le ore solari è gratuita, ma durante le ore serali la corrente costa cara, ed è proprio qui il segreto per risparmiare. Infatti, il Gse riconosce tra i 7 e i 10 centesimi a kilowattora per l’energia donata alla rete, mentre l’energia prelevata dalla rete costa in media 35 centesimi al kWh nel mercato tutelato.
Per un impianto fotovoltaico davvero conveniente bisogna spostare la maggior parte dei propri consumi di elettricità nelle ore di sole sfruttando subito l’energia prodotta dall’impianto, evitando di pagare l’energia prodotta della rete (attualmente rincarata anche dell’80%), permettendo un grande risparmio. Inoltre, per installare un impianto fotovoltaico, è opportuno avere consumi annuali sopra ai 2.500-3.000 kWh, scenario tipico di una famiglia di quattro persone.
Per una casa senza fotovoltaico il costo della bolletta elettrica risulta il più alto, oltre 1.200 € l’anno, ma in questo scenario non ci sono investimenti iniziali da sostenere né costi di manutenzione. Considerando invece l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico da 3kW di potenza, la spesa della famiglia scende a 790 € l’anno; quindi l’investimento nel fotovoltaico, se fatto correttamente, si ripaga bene e permette un buon risparmio in bolletta.
La spesa elettrica più contenuta è quella di un impianto fotovoltaico ad accumulo, dotato di batteria: quest’ultimo permette di pagare da subito la bolletta più leggera (588 € l’anno), ma l’intero investimento si recupera in circa 15 anni. La batteria è una componente costosa, che fa alzare di molto il prezzo dell’intero impianto. Anche per questo motivo occorre dimensionarla correttamente sui propri bisogni: di certo non sarà conveniente per una famiglia con un consumo domestico contenuto.
In questa indagine Altroconsumo ha valutato l’efficienza energetica di diversi moduli fotovoltaici, oltre a effettuare alcune prove di resistenza e di solidità. Emerge che quasi tutti i modelli danno buoni risultati, cosa che rivela una maturazione costante di questa tecnologia.
Altroconsumo ha in primis stilato una classifica per valutare quali sono i migliori pannelli fotovoltaici disponibili sul mercato. Si aggiudicano il riconoscimento di Migliore del test con 83 punti, Sharp mono halfcell Nu-Jc e Solaredge Spv375- R60Dwmg. Seguono Jinko Solar Tiger Pro Jkm440M-6Tl4-V con 81 punti e Canadian Solar 375 Wp Cs3l-375Ms(78). In fondo alla classifica troviamo Lg NeoNR 400 Q1C-A6 con un punteggio di 57 punti.
Tutti gli impianti fotovoltaici, per funzionare, necessitano di un inverter: apparecchio che converte la luce solare in energia elettrica. Alcuni sono predisposti per essere abbinati a una batteria. Dal test emerge che, con un punteggio di 94 punti, si aggiudicano il titolo di Migliore del test, Kostal Piko Mp plus 3.0 – 2, Fronius Primo 3.0-1 Light e Sma Sunny Boy 3.0-1AV-41. Seguono Fronius Primo Gen24 3.0 Plus con 92 punti e Solaredge Hd-Wave Se3000h (91). In ultima posizione troviamo Fimer Uno-Dm-3.0-Tl-Plus-B-Q con un punteggio di 66 punti.