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Frammenti di corallo sequestrati nell’aeroporto di Palermo

I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Punta Raisi Palermo, unitamente ai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli in servizio presso la locale Sezione operativa territoriale dell’Aeroporto, hanno sequestrato sei frammenti di formazione corallina illegalmente trasportati da due cittadini italiani appena sbarcati all’aeroporto.

L’attività rientra nell’ambito della costante azione di prevenzione e contrasto al commercio internazionale – senza le prescritte autorizzazioni – di specie animali e vegetali considerate protette, accordo stipulato nel 1975 per regolamentare il commercio internazionale di numerose specie la cui esistenza è messa a rischio dall’indiscriminato prelievo in natura per fini commerciali. In particolare, grazie ad una mirata attività di monitoraggio delle liste dei passeggeri in transito presso lo scalo aeroportuale, venivano individuati due passeggeri, provenienti rispettivamente da Cuba e dall’India, i cui bagagli venivano controllati in maniera non invasiva attraverso l’utilizzo dell’apparecchiatura radiogena in dotazione, che rivelava la presenza di materiale sospetto. Si procedeva, quindi, all’apertura dei bagagli e al rinvenimento di sei frammenti di

formazione corallina di forma irregolare per dimensioni e peso.

“Gli accertamenti eseguiti – hanno sottolineato dalla GdF – hanno appurato che trattasi di coralli appartenenti alla famiglia delle Millepora Spp e Pocilloporidae Scleractinia. Per questo motivo la merce è stata prontamente sequestrata, mentre ai due cittadini Italiani è stata irrogata la sanzione amministrativa da 3.000 euro a 15.000 euro”.

“L’operazione svolta – hanno concluso i finanzieri – si inquadra in un più ampio quadro di collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia Dogane e Monopoli a contrasto dei traffici illeciti perpetrati attraverso gli spazi doganali”.