“Caro Direttore Tregua,
i miei più sinceri complimenti per l’importante traguardo raggiunto dal Tuo “Quotidiano di Sicilia”. Quarant’anni sono un bel traguardo. Quarant’anni difficili per la nostra terra, un’avventura editoriale che nasce nell’anno 1979, proprio l’anno in cui la mafia di Riina dà il via alla sua escalation criminale per conquistare il cuore di Cosa nostra e la sua capitale, Palermo.
è l’inizio di una storia terribile per la nostra isola, di una stagione di sangue feroce che mieterà tante vittime innocenti e culminerà con le stragi del ‘92 e del ‘93. Ma il 1979 è anche l’inizio della vostra sfida, caro Direttore, per raccontare una Sicilia che non voleva arrendersi, che ha cercato di costruire sviluppo durante le tante ferite inferte, che ha guardato avanti senza piegarsi.
Questo vostro inizio in un periodo tanto tormentato dà più valore alla Vostra storia, quella di una impresa editoriale che ha fatto del settore dell’economia il proprio punto di forza, che è stato capace di progredire anno dopo anno, di farsi strada in mezzo a tanti ostacoli, in un mercato difficile, riuscendo a trovare spazio in settori trascurati dagli altri quotidiani isolani. Non solo l’economia, ma anche le istituzioni, l’ambiente, il no profit, il consumo.
Non è semplice fare attività editoriale in Sicilia, per tante ragioni. Molte imprese ci hanno provato per poi arrendersi dopo poco tempo. A Te va dato atto di avere saputo tenere ben saldo il timone del Tuo Quotidiano di Sicilia, di avere saputo innovare, di essere riuscito a farlo crescere facendolo diventare una voce di rilievo nel panorama siciliano. Sempre con un occhio attento al nuovo, all’approfondimento, con forum e inchieste che sono diventate i tratti distintivi del vostro modo di fare giornalismo.
Ti auguro, caro Direttore, di continuare a guardare avanti con identica forza e passione, per tanti altri anni. Certo che saprai ancora sorprenderci.
Con sincera stima
Giulio Francese
Presidente Ordine dei giornalisti di Sicilia