Pachino (SR) – Rafforzare l’identità e la reputazione di un prodotto unico per caratteristiche organolettiche, nutritive e salutari, raccontare la storia che l’ha fatto conoscere in tutto il mondo, illustrare le sue peculiarità e il contesto del territorio in cui nasce, lottando contro le contraffazioni e promuovendo la sua totale tracciabilità: è stata questa la mission del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP a Fruit Logistica 2022.
Il Consorzio di Tutela, nei giorni scorsi, ha partecipato all’edizione in presenza del Salone leader per il commercio globale di prodotti ortofrutticoli di Berlino. All’interno dell’area espositiva a cura della Regione Sicilia, il Consorzio ha avuto modo di presentarsi ad acquirenti, visitatori e operatori provenienti da 115 Paesi del mondo, nell’ambito della manifestazione che copre l’intera catena del valore, dal produttore al punto vendita, e offre un’importante piattaforma per il business, l’innovazione e l’informazione. Per il QdS, abbiamo intervistato il Presidente Sebastiano Fortunato.
Siete stati presenti a Fruit Logistica 2022, può farci un bilancio sulla partecipazione e sui futuri impegni fieristici del Consorzio?
“Nell’anno in cui il Consorzio celebra il suo primo ventennale di attività – ha dichiarato Fortunato – ci è sembrato quanto mai indispensabile rafforzare la nostra presenza anche all’estero, portando avanti la missione e la visione che ci caratterizza. Rappresentiamo un importante strumento per fronteggiare le difficili scommesse del mercato globale e farsi conoscere a livello internazionale agli operatori della filiera, e non solo, è fondamentale. Siamo molto soddisfatti dell’esito di questa tre giorni che ci ha visti impegnati e protagonisti con vari esponenti del mercato di tutto il mondo. Essere a Fruit Logistica ci ha infatti permesso di sviluppare rapporti anche al di fuori del nostro Paese e di ampliare il nostro raggio di azione. Inoltre abbiamo avuto l’onore di ricevere al nostro stand il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, che ha apprezzato molto il nostro pomodoro. Per tutte queste opportunità, un ringraziamento speciale va alla Regione Sicilia con la quale speriamo di partecipare anche al prossimo appuntamento dedicato al settore ortofrutticolo, il MacFrut, che si svolgerà dal 4 al 6 maggio a Rimini”.
Come è cambiato, in termini percentuali, l’export del prodotto a marchio alla luce del conflitto in Ucraina, rispetto all’anno precedente?
“Covid, rincari dei materiali e costi di produzione non sono gli unici problemi che il settore agricolo si trova a dover affrontare – ha detto il presidente -. Se per i problemi legati alla pandemia e all’aumento indiscriminato dei costi di produzione ci troviamo nella stessa situazione di tutti i produttori europei, non registriamo invece differenze dallo scoppio della guerra. Allo stato attuale, non vi sono state particolari ripercussioni anche perché le regioni interessate al conflitto non rappresentano, per il nostro prodotto, dei mercati di sbocco significativi”.
Qual è il bilancio dell’attività del Consorzio?
“Il Consorzio, in questi anni, non solo è riuscito a rafforzare la propria immagine a livello internazionale, ma ha dimostrato di rinnovarsi per stare al passo con i tempi, a partire dalle scelte varietali e dei segmenti di maggiore interesse”.
Il Consorzio di Tutela del pomodoro di Pachino IGP è un ente senza scopo di lucro riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole pensato per valorizzare e tutelare la reputazione e il mercato dell’autentico pomodoro di Pachino e difenderlo dai tentativi di contraffazione commerciale, per mezzo di adeguate azioni legali, su scala nazionale e oltre.