Quello battuto all’asta per la cifra record di 178 mila dollari non è un mouse da computer qualunque.
Bensì il mouse che ispirò il genio di Steve Jobs, fondatore del colosso Apple.
L’oggetto faceva parte della collezione “Steve Jobs and the Apple Computer Revolution” e fu uno dei primi mouse inventati dall’ingegnere statunitense Douglas Engelbart.
Assieme al sistema di puntamento la cui origine risale addirittura al 1964, l’agenzia RR Auction ha venduto anche un computer Apple Lisa e un iPhone di prima generazione, ancora sigillato: per questi il prezzo pagato è stato, rispettivamente, di 81mila dollari e quasi 55mila dollari. Secondo il quotidiano Metro, la casa d’aste aveva previsto di arrivare a un prezzo di 15mila dollari per il lotto, che è stato invece chiuso a 178.936 dollari.
L’esemplare di mouse venduto alla cifra record concepito da Engelbart, venne costruito presso lo Stanford Research Insititute. L’aggeggio tecnologico era costitutito da un blocco di legno che si muoveva mediante due ruote di metallo, una verticale e una orizzontale, permettendo di spostare in modo millimetrico il cursore su un asse cartesiano.
L’esemplare venduto da RR Auction sarebbe stato uno dei modelli usati per la famosa demo di Engelbart del 1968 al Joint Computer Conference di San Francisco, e conosciuta come la madre di tutte le demo, avendo posto le basi per l’utilizzo dei sistemi di puntamento e scrittura dell’informatica moderna.
Steve Jobs rimase impressionato dalla facilità d’uso dell’oggetto e decide con l’azienda nel 1983 di acquistare la licenza d’uso del brevetto del mouse di Engelbart, affidando ai creativi della società Ideo, il compito di realizzare un dispositivo semplice e immediato, tradotto nel mouse del computer Lisa dello stesso anno e, soprattutto, del Macintosh del 1984.