Enna

Gagliano Castelferrato, raggiunto l’accordo per il restauro della Rocca

GAGLIANO CASTELFERRATO – La Giunta municipale presieduta dal primo cittadino Vincenzo Giuseppe Baldi ha dato il via libera alla sottoscrizione di un accordo di partenariato con la Sovrintendenza per i Beni culturali e Ambientali di Enna in riferimento al progetto di restauro “Lavori di recupero, valorizzazione e completamento della Rocca cittadina”.

A prendere parte ai lavori sono stati anche, fra gli altri, il vice sindaco Graziano Li Calzi e il vice segretario comunale Annarita Cosentino, che ha fornito il proprio parere in ordine alla regolarità tecnica.

L’accordo con la Soprintendenza di Enna per il restauro della Rocca

La sottoscrizione dell’accordo prevede che la Soprintendenza di Enna, fermo restando l’attuale stato del progetto avuto in consegna ed inserito dal dipartimento della Programmazione Fsc 2021/2027 per un importo complessivo di 7.514.779,30 euro, si assumerà l’onere della redazione e del relativo perfezionamento – nell’ambito della propria attività istituzionale – del progetto esecutivo e assumerà, altresì, l’onere dello svolgimento delle funzioni di Rup e, a finanziamento avvenuto, della realizzazione dei lavori a valere sui fondi destinati sul quadro economico del progetto.

La cessione della progettazione verrà offerta a titolo completamente gratuito all’Amministrazione regionale e per essa alla Sovrintendenza di Enna.

“È intendimento dell’Amministrazione – si legge nel documento approvato – rendere operativo il progetto di restauro della “Rocca di Gagliano” in modo da poter restituire alla comunità e ai fruitori potenziali l’accessibilità e la percezione dei volumi dell’antica Rocca, almeno sino al livello del piano nobile o del Mastio”.

“Obiettivo primario – viene evidenziato ancora all’interno del testo – sarà quello di eliminare la tettoia provvisoria che copre da vent’anni gli ambienti scavati negli anni ‘90 del secolo scorso prospicienti la chiesa Madre, sostituendola con una struttura di copertura e protezione appositamente studiata, in modo non solo da poter proteggere quanto rimane di intonaci superfici e stratigrafie ma anche fruire e apprezzare, seppure per accenni, i volumi preesistenti e la prospezione”.

“Una volta realizzata l’opera – si legge infine nel documento – saranno attivati i progetti volti a realizzare le migliori condizioni per la promozione e l’incremento della fruizione del patrimonio”.